Ricordato, in Consiglio comunale, l’anniversario del crollo del Ponte Morandi

Il presidente del Consiglio comunale Luca Milani ha riportato in aula le istanze giunte dal Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi

Nell’ultimo Consiglio comunale, prima della pausa estiva, il presidente Luca Milani ha ricordato l’anniversario del crollo del ponte Morandi di Genova del 14 agosto 2018 che ha provocato 43 morti e 566 sfollati.

“Esprimo, ancora una volta, la piena solidarietà per i familiari, per il loro dolore e per tutto quello che hanno passato e stanno passando.

Tra la vittime – ha aggiunto il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – è necessario ricordare Alberto Fanfani, fiorentino, medico anestesista a Pisa di 32 anni che viaggiava in auto per accompagnare la fidanzata Marta Danisi, di 29 anni a prendere servizio, primo giorno, come infermiera all’ospedale di Alessandria dopo aver ottenuto il posto a seguito di un concorso, l’ennesimo, fatto che questa volta, per uno scherzo del destino, era andato finalmente a buon fine.

In questi giorni, in merito al dibattito inerente le modifiche al processo penale, il “Comitato Ricordo Vittime Ponte Morandi”, sta chiedendo ai Comuni ed alle Regioni, in modo particolare a quelli di residenza delle vittime, di partecipare al dibattito perché alcune proposte di modifica rischiano di portare all’estinzione perenne anche processi complessi e di grande rilevanza come quello sulla strage di Genova.

Come sappiamo, nella proposta in discussione, per alcuni reati potranno essere concesse estensioni dei tempi del processo d’Appello e Cassazione ma, secondo il Comitato, risulterebbero esclusi i reati più significativi dei processi per “Disastro colposo” e “Omicidio Colposo Plurimo”; nel caso in questione, il giudice non potrebbe quindi prolungarne i tempi, neanche considerando i numerosissimi imputati e vittime presenti e la conseguente complessità processuale.

Il rischio che il Comitato denuncia – continua il presidente Milani – è che tutte le grandi tragedie italiane con la prescrizione e questa norma, saranno destinate a ricevere lo scettro di impunità sebbene siano processi istruiti per reati gravissimi.

La necessità di abbreviare i processi è sacrosanta per tutti, è necessario modificare le norme che contribuiscono ad allungare inutilmente i processi.

Il processo deve essere snello ma con l’esame dei fatti approfondito, imparziale e celere. Tuttavia non possiamo permettere che non sia accertata la responsabilità per reati così gravi.

Le vittime hanno bisogno di giustizia, devono essere trovati i responsabili, la verità – conclude il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – deve sempre emergere, solo questo potrà dare dignità ai morti, dare dignità ai vivi e cercare di porre rimedio al delinquere”. (s.spa.)

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