La Commissione cultura e sport ha ospitato il presidente del Comitato Toscano della Federazione Medico Sportiva Italiana, Mario Migliolo per affrontare le problematiche legate al rientro all’attività sportiva per gli atleti che hanno contratto il Covid.
“Come ci ha spiegato il dottor Migliolo siamo in attesa del via libera all’ultimo protocollo sportivo per tutti gli sportivi, non solo per chi fa agonismo, ma anche per tutti quegli atleti che intendono riprogrammare la propria attività sportiva dopo aver contratto il virus. È un work in progress – ha spiegato il presidente della Commissione cultura e sport Fabio Giorgetti – che tutta Italia aspetta. Prima si prevedeva di aspettare trenta giorni post Covid per poter riprendere l’attività sportiva. Una situazione che creava problemi, soprattutto tra i più piccoli. Difficile far capire ai ragazzi, che magari hanno avuto la febbre per tre giorni, che poi devono aspettare un mese prima di poter tornare in palestra o, comunque, sui campi all’aperto. Questa situazione riguarda tutti gli sport: sia quelli di squadra che quelli individuali.
Come ha spiegato il dottor Migliolo, in attesa che il nuovo protocollo venga approvato, è variata la situazione per chi ha contratto il Covid e poi vuole tornare all’attività sportiva.
Il protocollo che era stato licenziato lo scorso anno – prosegue il presidente Fabio Giorgetti – aveva risposto adeguatamente a determinate condizioni che si erano verificate per gli atleti che volevano tornare all’attività agonistica dopo aver contratto il Covid. Nel frattempo si è modificato l’aspetto clinico da contagio e si è modificato anche il virus. Anche gli atteggiamenti nei confronti di come si affronta il contagio è cambiato.
Il Comitato tecnico scientifico dovrebbe validare, quanto prima, il nuovo protocollo seguendo le linee guida della federazione medici sportivi. Col nuovo protocollo c’è la possibilità di poter tornare all’attività agonistica entro sette giorni per gli atleti con meno di 40 anni e senza particolari patologie e se hanno già fatto due dosi di vaccino. Si parla, invece, di due settimane per coloro che hanno più di 40 anni ma che rispondono ai medesimi requisiti per gli under 40. Per gli atleti professionisti, o di interesse nazionale, le società sportive possono addirittura chiedere di abbreviare i setti giorni fino al giorno successivo la negativizzazione. Comunque, tutte le società sportive lo possono chiedere per determinati atleti, anche se non di interesse nazionale. Per gli under 18 non c’è un costo, per gli over 18 c’è da pagare un ticket. Prima si parlava di trenta giorni per poter tornare a fare sport, perché doveva essere valutata la possibile complicazione cardiaca. Si era visto che nell’arco dei trenta giorni questa complicazione aveva la possibilità di ridursi. Adesso c’è la possibilità di ridurre i tempi, per tutti: agonisti e non agonisti. Questo – conclude il presidente della Commissione cultura e sport Fabio Giorgetti – il nuovo protocollo che però non ha ancora la firma del Ministero della salute”. (s.spa.)