“Ogni sindaco del passato ha illuso Firenze leggendo gli intenti del suo mandato, basti ricordare gli ultimi tre con tre esempi eclatanti: nel 2009 Renzi promise di “riappropriarsi delle Cascine” invece cominciarono a peggiorare; nel 2014 Nardella lanciò la Smart City efficiente che lo è stata solo nel far multe ai fiorentini; nel 2019, sempre Nardella, programmò il rilancio di “periferie e sicurezza” ma oggi una zona è peggio del Bronx, un’altra è come una banlieue, mentre è in arrivo una bidonville o una favelas che sta nascendo in Via di San Donnino, dopo la coop delle Piagge.
Oggi è Sara Funaro a leggere alla città un messaggio pieno di contraddizioni, che hanno l’aggravante di essere plateali. Vuole evitare che fenomeni complessi compromettano l’anima della città… ma dove vive? Non vede ogni notte che è già compromessa? Vuole valorizzare il ruolo della Control Room dei vigili urbani, ma continuerà a lasciarla deserta di notte perché comandano regole vetuste nella guida del Corpo di P. M.! Mira a esaltare il patrimonio culturale che abbiamo, riconosce che è unico al mondo, ma poi non ha dedicato ad esso un assessorato principale!
Insomma, se ci fosse a Firenze un sindaco vero, dovrebbe avere il coraggio di scelte anche impopolari, ma fondate sul saper fare e non sui discorsi.
Una qualità che rende chi intende governare un governante capace”.
Lo dichiara il consigliere di Lista Schmidt Massimo Sabatini
(fdr)