L’atto approvato nell’ultima seduta del Consiglio comunale
Dall’impegno per la copertura di eventuali carenze d'organico per il personale medico ed infermieristico a quello sul Governo per aumentare il numero dei contratti di formazione specialistica, dal potenziamento dei servizi socio-sanitari territoriali e dei servizi assistenziali domiciliari, della telemedicina, di strumenti alternativi all’ospedale, quali le case della salute e delle cure intermedie, alla promozione di nuove forme di governance della sanità e dell’integrazione tra ospedale e territorio, valorizzando il ruolo dei Sindaci attraverso la Società della Salute. Sono alcuni degli impegni a cui invita la Regione una risoluzione approvata nell’ultima seduta del Consiglio comunale, primo firmatario il capogruppo Pd a Palazzo Vecchio Nicola Armentano.
“Con questo atto mettiamo nero su bianco una serie di obiettivi per la sanità del futuro che deve essere sempre più efficace ed efficiente, in grado di rispondere al meglio ai bisogni dei cittadini, alla luce del mutamento derivante dal contesto pandemico. – spiega Armentano - La ripresa post Covid porta necessariamente alla necessità di una riprogrammazione dell'attività sanitaria di routine. Chiediamo quindi attenzione a misure strutturali facendo ricorso a nuove assunzioni, potenziamento dei reparti e riorganizzazione delle prestazioni e dei servizi sanitari. In particolare, è necessario programmare il numero dei contratti di formazione specialistica dei medici in relazione al turnover pensionistico , così come le borse di studio per i corsi di formazione in medicina generale .Durante l’emergenza Covid-19, abbiamo compreso a fondo l’importanza dei servizi socio-sanitari territoriali e il ruolo della medicina generale, lo sviluppo dei servizi assistenziali domiciliari, della telemedicina, di strumenti alternativi all’ospedale, quali le case della salute e delle cure intermedie. Tali servizi, da mettere a rete, risultano essenziali per la sanità di oggi e del futuro, con l’aumentare delle malattie croniche e di quelle legate all’invecchiamento della popolazione. La riorganizzazione ed il potenziamento della sanità territoriale diventa, dunque, una opportunità per migliorare la salute ed il benessere delle persone ed una necessità per combattere i nuovi rischi della pandemia. Un cambiamento che deve passare anche attraverso un potenziamento della tecnologia e deve sfruttare tutte le potenzialità che offre la telemedicina oggi e la sanità digitale. La pandemia ha fatto emergere anche la necessità di implementare i centri di igiene e sanità pubblica, sottodimensionati negli ultimi anni, e potenziare l'assistenza domiciliare integrata, fulcro delle cure primarie. Infine, obiettivo primario deve essere quello di colmare la distanza tra istituzioni locali, comunità e gestione aziendale che può essere superata solo valorizzando la concertazione ed il ruolo dei Sindaci”.
(sa. ca.)