Chelli, Sirello, Draghi e Gandolfo: “Bocciato ieri il nostro odg che chiedeva di introdurre lo strumento solo dopo aver completato le infrastrutture di trasporto pubblico, una scelta di puro buon senso e di attenzione alle necessità dei cittadini”
“Sullo scudo verde la maggioranza inscena una caciara scontata, ma anche preoccupante. I consiglieri di PD e AVS si trincerano dietro la bontà del provvedimento a livello ambientale, rifiutando categoricamente di affrontare la questione delle ripercussioni che lo stesso avrà sulle vite dei cittadini.
L’ordine del giorno presentato da Fratelli d’Italia ieri in Consiglio comunale, nonostante la contrarietà di fondo allo strumento, mirava anche a raccogliere le giuste preoccupazioni che arrivano da tanti sindaci e amministratori locali di centrosinistra dei comuni dell’area metropolitana, ribadendo l’impegno affinché la piena attivazione dello scudo verde venga quantomeno subordinata al completamento del potenziamento del sistema di trasporto pubblico locale e del sistema dei parcheggi scambiatori, in modo da garantire a lavoratori, studenti e pendolari di poter disporre di un’alternativa efficiente al mezzo privato per entrare in città.
L’atto è stato bocciato sul presupposto che la ZTL ambientale - che entrerà in funzione dal 1º aprile - riguarderà inizialmente solo i veicoli che già ad oggi non possono circolare in città. Premesso che, come scritto a chiare lettere nel PUMS, il parco auto della Città metropolitana di Firenze risulta essere uno dei più efficienti e a basse emissioni e quindi è curiosa da giustificare una spesa di milioni di euro per controllare un numero ridottissimo di veicoli euro 0 ed euro 1 ancora oggi in circolazione, lo scudo verde, stando alle carte, verrà progressivamente esteso anche ai veicoli euro 5 ed euro 6. Per questo ci sembrava più che opportuno riaffermare il principio per cui l’ampliamento avvenga quantomeno solo dopo il completamento degli interventi previsti e in fase di esecuzione relativi al trasporto pubblico locale e a quello ferroviario.
La differenza sta tutta qui: tra chi difende aprioristicamente scelte prettamente ideologiche senza interrogarsi sulle conseguenze e chi, invece, come il nostro gruppo, pur non condividendo le linee di mandato dell’amministrazione, prova a fornire indirizzi politici seri e concreti”.
Lo dichiarano i consiglieri del gruppo Fratelli d’Italia Matteo Chelli, Angela Sirello, Alessandro Draghi e Giovanni Gandolfo
(fdr)