Scuola Dino Compagni, Fratelli d'Italia: "La rampa che secondo l'assessore Funaro era impossibile da realizzare si può fare"

Draghi e Sollazzo: "Dopo l’esame di una nostra mozione in Commissione Scuola e Sport al Q2 per uno studio di fattibilità i tecnici comunali hanno smentito la giunta"

"Dallo scorso 12 settembre, data dell'inaugurazione, l'assessore Sara Funaro, in tutte le sedi e in tutti i modi possibili, ha affermato che la rampa di accesso per disabili della scuola Dino Compagni era impossibile da realizzare, e che si doveva continuare ad utilizzare la rampa provvisoria e il montacarichi. Peccato che lo scorso 30 gennaio, dopo l’esame in Commissione Sport e Scuola di una mozione di Fratelli d'Italia al Q2, i tecnici comunali abbiano fatto un sopralluogo, affermando l'esatto contrario: ci sono criticità da superare, ma la rampa si può fare". Lo affermano il capogruppo di Fratelli d'Italia a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi insieme al collega al Q2 Simone Sollazzo.
"Ci domandiamo cosa sia cambiato da settembre 2019 ad oggi – aggiungono i due consiglieri di opposizione –. Di certo c'è che, dopo le passerelle elettorali e l'inaugurazione in pompa magna, nella scuola sono ancora molte le cose che non funzionano a dovere. Dal cancello in ferro di via Sirtori che non essendo stato rifinito è una trappola per chi ci dovesse infilare per sbaglio una mano, all'aria condizionata malfunzionante (compreso il ricircolo dell'aria nei bagni senza finestre), al wi-fi che funziona sì, ma coi pc senza firewall e antivirus e con le lavagne elettroniche fuori uso. E potremmo continuare: dalle tende montate con modalità a dir poco approssimative alle crepe tra i due grandi blocchi di cemento che compongono la struttura, dovute allo slittamento del terreno argilloso, coperte con un listello di alluminio".
"La nostra non è una battaglia politica, ma di civiltà. Il Comune ha il dovere, a fronte dei 12 milioni di euro spesi per realizzare una scuola che doveva essere il fiore all'occhiello dell'amministrazione, di garantire l'accessibilità dall'ingresso principale a tutti. E sfruttare l'ingresso dal retro in via Don Giovanni Verità non può essere una soluzione definitiva e duratura. Sia perché si tratterebbe di una discriminazione nei confronti dei bimbi con disabilità, sia perché il personale ATA per garantirne l'apertura e la chiusura non c'è. Adesso ci aspettiamo che da parte dell'assessore Funaro ci sia una brusca inversione di marcia, e che a breve ci faccia sapere i tempi di realizzazione della rampa che, secondo lei, era impossibile e che invece si può – e si deve – fare" concludono Draghi e Sollazzo. (fdr)

Scroll to top of the page