L'assessore Giorgetti: "Necessario diversificare gli orari di ingresso e uscita da lavoro"
Una quindicina di mobility manager delle principali aziende dell'area fiorentina, da Ferragamo al Nuovo Pignone, da Elililly ad Enel, da Tim a Intesa San Paolo, dall'azienda ospedaliera Meyer a Ferrovie dello Stato, dall'Università di Firenze a Menarini, riuniti in Sala d'Arme per approfondire il tema degli spostamenti casa-lavoro. Un tema che è balzato tra le priorità di Amministrazioni pubbliche e aziende private dopo lo stanziamento di 50 milioni di euro previsto dal Decreto Rilancio, risorse finalizzate a decongestionare il traffico nelle aree urbane mediante la riduzione dell'uso del mezzo privato a favore del trasporto pubblico e della mobilità alternativa sulla base di specifici Piani degli spostamenti casa-lavoro. Il 31 agosto sono scaduti i termini per l'adozione dei PSCL e oggi con il seminario promosso dal Comune nell'ambito della Settimana Europea della Mobilità si è fatto il punto sullo stato dell'arte e rinnovato un percorso di collaborazione e coordinamento in vista dell'assegnazione di questi fondi mirati. L'obiettivo del PSCL è la riduzione del traffico veicolare privato: individua le misure utili a orientare gli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente verso altre forme di mobilità sostenibili alternative all'uso individuale del veicolo privato a motore, sulla base delle analisi degli spostamenti casa lavoro dei dipendenti, delle loro esigenze di mobilità e dello stato dell'offerta di trasporto presente nel territorio interessato. Il PSCLdefinisce inoltre i benefici conseguibili con l'attuazione delle misure in esso previste, valutando i vantaggi sia per i dipendenti coinvolti in termini di tempi di spostamento, costi e comfort di trasporto, sia per l'impresa o la pubblica amministrazione che lo adotta in termini economici e di produttività, nonchè per la collettività in termini ambientali, sociali ed economici.
L'assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti ha colto l'occasione per presentare il PSCL del Comune di Firenze. "Nel piano emerge la propensione dei dipendenti al cambiamento delle abitudini nello spostamento casa-lavoro: molti dichiarano la loro disponibilità a utilizzare la bicicletta con un salto dall'attuale 8% al 24% o il trasporto pubblico locale oggi usato dal 18% ma che il futuro potrebbe arrivare al 31%. Si tratta di elementi importanti su cui lavorare perché si concretizzino con l'adozione di misure mirate". Altro tema trattato dall'assessore la necessità di diversificare gli orari di ingresso e uscita da lavoro. "Con la pandemia abbiamo attuato alcune forme di differenziazione per quanto riguarda le scuole con benefici importanti. Da tempo sosteniamo che accanto alla riduzione del numero dei veicoli che ogni giorno entrano e circolano a Firenze (nei giorni feriali si supera la soglia dei 250mila ingressi che si traduce in oltre 650mila spostamenti a fronte di una popolazione residente di poco meno di 360mila abitanti) è fondamentale distribuire il numero dei veicoli su più ore. Per far questo dobbiamo lavorare sull'ingresso e sull'uscita dai luoghi di lavoro per ampliare la fascia oraria e quindi distribuire il picco oggi concentrato in poche ore sia per il traffico privato sia per il trasporto pubblico. Sono felice che oggi siano intervenuti i mobility manager di realtà importanti del nostro territorio. Soltanto lavorando insieme possiamo ottenere risultati significativi in termini di riduzione del numero dei veicoli privati e maggior utilizzo del trasporto pubblico e di mezzi alternativi".
Oltre all'assessore sono intervenuti Angelo Mautone (Ministero delle Infastrutture e della Mobilità Sostenibili), Simone Gheri (direttore Anci Toscana), Massimiliano Preti (Università di Pisa-Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale), Francesco Baroncini (Board Member European Cyclists Federation), Enrico Becattini (Regione Toscana-Direzione Politiche della Mobilità, Infastrutture e trasporto pubblico locale). (mf)