“Ci dispiace che la completezza delle informazioni abbia portato a un atteggiamento di rassegnazione”
Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune e di Francesca Lupo di Sinistra Progetto Comune al Quartiere 1
“Abbiamo studiato i documenti. Sappiamo che il sottoattraversamento di San Niccolò è un progetto estraneo alla Città di Firenze, anche rispetto a come viene governato. Un intervento nato da un’idea del Presidente della Regione Toscana (neppure del Consiglio regionale), che infatti copre l’intero costo con un finanziamento preso all’ultimo e a rischio, per un cronoprogramma stretto.
Promette un ulteriore canale di attrazione turistica che minaccia un tessuto di residenza attivo, anche nel denunciare l’assenza dei servizi (a partire dal seggio elettorale, passando per un trasporto pubblico capace di collegare con la parte del Forte e di Villa Bardini).
Non è ancora certo che non abbia un impatto sullo sviluppo della tramvia, sulle turbine in corso di realizzazione e su altri progetti già programmati. È riconosciuta come un’azione onerosa, non necessaria.
Si spende tanto e di fretta, senza certezza che serva, mettendo in secondo piano tanti bisogni.
Siccome i soldi non possono andare da nessuna altra parte, il centrosinistra ha fatto venire meno ogni sfumatura e quindi ha preferito esprimere voto contrario. Ci dispiace che i nostri approfondimenti abbiano fatto cambiare posizione ad AVS-Ecolò, perché l’ineluttabilità del modello di sviluppo è una trappola che nega le ragioni stesse della politica. Ci hanno detto che ormai i soldi non si possono spendere in altro modo, ma così finiremmo per giustificare anche altre opere sbagliate (come l’aeroporto). Ringraziamo Firenze Democratica per il voto favorevole e le destre per il non voto, mentre Italia Viva e maggioranza hanno dato parere contrario.
Si può sempre cambiare idea. Lo abbiamo fatto anche noi, a dimostrazione che non abbiamo pregiudizi. Quando nel 2019 Fratelli d'Italia propose un ordine del giorno, parlando di percorso museale che portasse alla riapertura del “passaggio segreto”, decidemmo di sostenerlo (il PD votò contro). C’erano tutti i tempi per capire come si potesse svilupparlo a favore del territorio e non del turismo.
Adesso stiamo andando incontro a un quadro confuso ed estraneo alla quotidianità di chi vive la Città, non chiesto dal Consiglio di Quartiere 1 e nemmeno dal Consiglio comunale. A che serve attenzionare una cosa che non sappiamo neppure se vogliamo? Ripristiniamo le priorità e i meccanismi della democrazia”. (s.spa.)