Più 3,8 sul 2023 in Toscana, secondo Cittadinanza Attiva. Il Presidente della Commissione Controllo: “Incide incognita piano industriale”
“Direttamente collegato alla multiutility c’è il problema dell’aumento delle bollette, una costante degli ultimi anni in Toscana e a Firenze. Nel mio resoconto sulla multiutility ho posto l’accento, oltre che sulla situazione debitoria di Alia che è gravata da mezzo miliardo di passività, su due punti dirimenti: i costi per le mancate scelte sugli impianti di smaltimento e, a caduta, la fragilità intrinseca del piano industriale”. A dirlo è Paolo Bambagioni, consigliere di minoranza della Lista civica Eike Schmidt e Presidente della Commissione Controllo.
“Secondo l’ultimo rapporto dell’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanza Attiva, in Toscana l’aumento si attesta sul 3,8%, per un costo di oltre 370 euro a famiglia - ricostruisce Bambagioni.
“Per fare un paragone, nella vicina – ed evidentemente più virtuosa – Emilia-Romagna la Tari si ferma a 273€ in media regionale, pur in aumento del 2%. Sempre secondo Cittadinanza Attiva, la Tari era cresciuta in Toscana del 2,4% nel 2023 rispetto al 2022. È un trend consolidato negli ultimi anni, con Firenze che subisce aumenti, seppur in modo più contenuto rispetto ad altri capoluoghi di Provincia. Alcuni mesi fa, l’Assessore Giorgio aveva promesso un intervento dal 2025, rivendicando, a detta loro, di aver contenuto gli aumenti e di voler usare gli introiti della tassa di soggiorno. La Giunta, inoltre, sembra riporre molte speranze anche nel sistema della tariffa corrispettiva, anche se in alcuni comuni dell'hinterland fiorentino non sono mancati problemi con aumenti a dir poco esponenziali”.
“La nostra città, lo tocchiamo con mano ogni giorno, vive un momento molto complesso e ogni concittadino – aggiunge Bambagioni – è gravato da aumenti, costi alle stelle e inflazione, portando a una contrazione dei consumi e della qualità di vita. Bisogna interrompere questa spirale dei costi al rialzo e bisogna fare tutto il possibile affinché gli aumenti non siano scaricati sugli elementi più deboli e più fragili della nostra collettività”.
“Tornando alla multiutility, il punto centrale è che la società sia improntata all’efficienza e alla trasparenza, con alla guida un management all’altezza e con indubbie capacità”, conclude Bambagioni. (s.spa.)