“Abbiamo espresso voto contrario agli aumenti della TARI, non per sterile contrapposizione ma per stimolare un cambio di rotta nelle politiche sui rifiuti. Si apra un confronto pragmatico anche a Firenze, sulla scia del percorso virtuoso che ha aperto la Regione: Firenze faccia seguito.
Il problema dei costi crescenti – dichiarano Francesco Casini e Francesco Grazzini di Italia Viva – non dipende dalla qualità del servizio, che anzi vede buoni risultati nella raccolta differenziata e nel riciclo, ma dalla mancata chiusura del ciclo dei rifiuti, legata all’assenza di un termovalorizzatore nella nostra area”.
“I cittadini, virtuosi nella differenziata, oggi pagano il prezzo di scelte politiche sbagliate che ci costringono a inviare rifiuti in discariche o impianti lontani, con costi ambientali ed economici molto elevati. È mancato il coraggio di realizzare infrastrutture come Case Passerini, che avrebbero reso il sistema più sostenibile, più efficiente e meno costoso”.
Casini e Grazzini ricordano l’esempio positivo di città come Brescia, “dove un’amministrazione di centrosinistra ha saputo integrare tutela ambientale, riduzione delle tariffe, più servizi e più pulizia attraverso una gestione moderna dei rifiuti. Una strada che anche da noi sarebbe stata possibile, se si fosse scelto con responsabilità e visione”.
“Siamo contrari agli aumenti – concludono – ma soprattutto chiediamo che si riapra un confronto pragmatico, senza pregiudizi ideologici, per garantire ai cittadini un servizio efficiente, tariffe più eque e un sistema di gestione dei rifiuti veramente sostenibile”. (s.spa.)