Anteprima europea dello spettacolo a Scandicci il 12 agosto, mentre a Firenze andrà in scena il 30
Un recital per ricordare Niccolò Ciatti, il giovane brutalmente ucciso mentre si trovava in vacanza in Spagna e per il quale Firenze attende ancora un giusto processo. È quello che metterà in scena l’associazione no profit Alice in cerca di teatro in collaborazione con la Onlus intitolata a Ciatti, recentemente insignita del Fiorino d’oro della città.
L’iniziativa è stata presentata in una conferenza stampa a Palazzo Vecchio alla quale hanno preso parte l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi, Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, Cristina Giachi, presidente Commissione Cultura della Regione Toscana, Sandro Fallani, sindaco del Comune di Scandicci, Luigi Ciatti, padre di Niccolò e Ugo De Vita, autore e curatore dell’allestimento. Presente anche il direttore generale per gli italiani all’estero e la cooperazione internazionale del Ministero degli affari esteri Luigi Maria Vignali.
Lo spettacolo, che ha il patrocinio di Regione Toscana, Comune di Firenze e Comune di Scandicci e il sostegno del Ministero degli esteri, avrà un’anteprima europea a Scandicci, il 12 agosto in piazza della Resistenza (ore 21.15) mentre andrà in scena a Firenze all’Anfiteatro La Limonaia di Villa Strozzi (via Pisana, 77, 30 agosto ore 21.30).
La prima data all’estero si terrà in edizione bilingue italiano-spagnolo. Le date italiane avranno ingresso libero, fino ad esaurimento posti, secondo norme e/o eventuali modifiche.
“È un’iniziativa in lingua italiana e spagnola non solo in memoria di Niccolò Ciatti - ha detto l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi -, ma anche per tenere viva l’attenzione su un fatto gravissimo. Le Istituzioni sono riunite in questo progetto realizzato con la famiglia del giovane fiorentino e l’associazione che porta il suo nome e sostengono questa manifestazione culturale che tiene alta la memoria di Niccolò che ci ha lasciato quattro anni fa”.
“Questa iniziativa è molto importante - ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani -. Lo spettacolo in italiano e in spagnolo è importante per la collettività; è un ulteriore modo giusto per creare intorno alla vicenda di Niccolò quella coscienza popolare che si indigni e possa spingere perché ci sia giustizia”.
“Lo spettacolo che presentiamo oggi in ricordo di Nicolò Ciatti vuole ricordarci quanto bisogno di giustizia ci sia in questa vicenda - ha detto la presidente della Commissione Cultura della Regione Toscana Cristina Giachi - e quanto sia importante lottare per far capire il prezzo altissimo della violenza. Sono grata alla famiglia Ciatti che vive ogni giorno un dolore profondissimo e non smette di battersi per la giustizia e contro la violenza”.
“Il 12 agosto saranno quattro anni dalla morte di Niccolò - ha detto il sindaco di Scandicci Sandro Fallani - e ospiteremo molto volentieri in piazza della Resistenza lo spettacolo perché la vicenda di Niccolò è centrale per la nostra comunità”.
“Il ministero degli Esteri è qui oggi per ribadire gli impegni affinché la giustizia per Niccolò Ciatti venga assicurata dalle autorità spagnole - ha detto il direttore generale per gli italiani all’estero e la Cooperazione internazionale del Ministero degli affari esteri ministro plenipotenziario Luigi Maria Vignali -, a non lasciare sola la famiglia Ciatti e a valorizzare questa opera teatrale che ha un tempo: è un’opera di testimonianza civile, educativa e artistica e intendiamo valorizzarla attraverso la nostra rete all’estero”.
“Sono quattro anni che aspettiamo di avere giustizia per Niccolò - ha detto il padre e autore dell’allestimento Luigi Ciatti - e che lottiamo verso una giustizia spagnola, che purtroppo non ci ha aiutato e continua a non aiutarci. Vogliamo raggiungere questo obiettivo e vogliamo che casi come quello di Niccolò non capitino. Questa iniziativa è importante per ricordare Niccolò, che amava e rispettava la vita, per farlo conoscere e vorremmo avere le piazze piene di giovani. Questo ci darebbe forza. Vogliamo cercare di far capire ai ragazzi quello che hanno, l’importanza della vita che va rispettata perché sentiamo e vediamo troppa violenza ingiustificata”.
“Porterà in piazza a Scandicci e a Firenze un dolore forte e voglio una risposta forte dalle due piazze - ha detto il curatore dell’allestimento Ugo De Vita -: Niccolò lo merita. Da questo allestimento è bello far uscire un concetto per i ragazzi che fa la differenza e la distanza tra l’etica e la morale: ciò che è vietato e ciò che è male”.
Ugo De Vita, (Roma, 1961), scrittore, interprete, docente universitario, autore di due film per la Rai e una serie di telefilm, ha pubblicato saggi e romanzi con Vallecchi, Bulzoni e Passigli editore. Tra i più illustri autori-attori di teatro “civile” nel panorama italiano, dopo aver portato in scena nell’arco di trent’anni Livatino, Decennale delle stragi di Capaci e via d’Amelio (con Lamberto Sposini), Welby (Con Mina Welby e Gianfranco Funari), Coco, Casalegno (con Mirò), Bianzino, Melone (prima vittima dell’esercito dell’Uranio impoverito, risarcita dalla Stato), Cucchi, Vannini, ora racconta Niccolò Ciatti. Una memoria familiare, un testo poetico per chiedere giustizia: dai ricordi della mamma, del babbo e la sorella di Niccolò all’amore e le amicizie, le emozioni e le gioie spazzate via la notte del 12 agosto 2017. Scritto con la collaborazione di Luigi, Cinzia e Sara Ciatti in una frequentazione di due mesi, il racconto di infanzia e giovinezza di Niccolò è una pagina di “teatro civile” che, nei giorni terribili in cui la famiglia ha dovuto assistere impotente alla scarcerazione degli assassini in attesa della fase dibattimentale, alza forte la voce per non dimenticare.