Telecamere e foto trappole, Grassi: “Si forzano le regole e non si rispetta la privacy”

“Siamo d'accordo sull'uso per punire chi commette un reato ma rispettando le normative”

“Si usano telecamere per individuare chi commette un reato come quello di abbandono di rifiuti pericolosi. Bene, siamo d'accordo. Ma non lo possiamo fare forzando le regole e non tenendo in considerazione le normative vigenti sulla privacy. Insomma i cartelli che avvisano siano messi a regola d'arte”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, interviene di nuovo sull'argomento ribadendo la posizione del gruppo consiliare. E spiega: “Lo diciamo, non per fare i guastafeste, ma proprio perché vogliamo che le persone siano non solo individuate ma anche condannate per il reato. Così si rischia per un vizio di forma di vedere annullate le sanzioni e il Comune invece di veder assicurati i trasgressori alla giustizia, dovrà sborsare soldi pubblici e chiedere scusa per la violazione della loro privacy”.

“Mi appello di nuovo all'amministrazione per scongiurare questa ultima eventualità – conclude il capogruppo – altrimenti avremmo gettato al vento un'altra buona occasione per punire i soliti furbetti”. (fdr)

 

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