Sabato prossimo dal pomeriggio a tarda sera
Torna sabato 26 maggio 'La Maggiolata. Omaggio al Maggio in via Maggio a maggio', una festa di Primavera con il bel canto, la musica e i fiori protagonisti della giornata nella strada pedonale per un giorno, dal pomeriggio e fino a tarda sera, ideata e realizzata da Associazione Via Maggio. La festa è un omaggio alla tradizione delle antiche feste cittadine del Calendimaggio, e al Maggio Musicale, alla sua lunga storia che fa di Firenze una della capitali della musica e della lirica e un punto di riferimento per appassionati e conoscitori del settore.
L’iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione con l'Accademia del Maggio Musicale Fiorentino, il teatro del Maggio, l’Associazione Amici del Maggio, l’Opera Saint Mark’s English Church, Orpheus Enmsemble, i Maggiaioli di Viaccia, l’Istituto Leonardo da Vinci di Firenze. La manifestazione ha ricevuto il Patrocinio del Comune di Firenze e fa parte della programmazione dell’Estate Fiorentina 2018.
"Siamo lieti di poter annoverare La Maggiolata tra le iniziative inaugurali dei sei mesi di Estate Fiorentina - afferma Tommaso Sacchi, curatore dell’Estate Fiorentina –. Una "festa di via" che ben incarna lo spirito e i principi della nostra rassegna culturale: la valorizzazione e il rispetto della migliore tradizione fiorentina (le botteghe antiquarie, gli artigiani, i collezionisti storici della città) si confrontano con la produzione culturale contemporanea. Così spazi unici e storici dell'Oltrarno diventano, per un giorno, i teatri ideali dei tanti concerti, delle mostre e dei flash-mob che animeranno per un giorno una delle vie più belle di Firenze".
Un ricco programma con concerti, performances canore e musicali animerà la strada come avveniva in passato durante il mese di maggio nelle antiche feste della tradizione popolare toscana dedicate alla stagione dei fiori e della rinascita della natura.
"L’intento dall’iniziativa – afferma Olivia Turchi presidente dell’Associazione Via Maggio - è quello di restituire ai fiorentini spazi della città da vivere in maniera più sostenibile, consentendone la riscoperta e la valorizzazione del tessuto economico e produttivo dell’Oltrarno che con le sue attività artigianali, le botteghe, gli esercizi storici e i negozi di vicinato è rimasto uno degli ultimi baluardi della fiorentinità vera nel centro storico, fatta di commercio e residenza, che merita oggi più che mai attenzione e rispetto".
L'iniziativa prende spunto dalle manifestazioni che caratterizzavano Firenze – la città del fiore - fin dall'antichità per la primavera e che hanno portato alla nascita del Maggio Musicale Fiorentino. Il Calendimaggio o Cantar Maggio si festeggiava a partire dal 30 di aprile, per poi proseguire in tutto il mese di maggio, con un fiorire di sfilate e cortei che coinvolgevano tutta la città, addobbata per l'occasione con festoni di alloro, arazzi e bandiere. Le numerose testimonianze antiche, come quella di Agnolo Poliziano, ricordano come in queste occasioni gruppi di ragazzi e ragazze, che portavano sul capo portavano ghirlande di fiori, intonavano le canzoni, dette “maggi” da cui il nome “maggiolata”, andando di casa in casa delle fanciulle fidanzate e ricevendo in cambio fiori. Queste allegre comitive erano precedute da un giovane che portava "il majo" o “gonfalon selvaggio”, ramo fiorito (di biancospino, di maggiociondolo o altri tipi di fiori o anche mazzi di fiori selvatici) e infioccato che rappresentava la primavera. I fiori sono inoltre protagonisti di un'altra cerimonia che tipica del maggio fiorentino, la “Fiorita”, memoria della spontanea iniziativa popolare che seguì la morte di Fra Girolamo Savonarola, e che porta ancora oggi a spargere il 23 maggio petali di rose e rami di palme sulla lapide che ricorda il punto esatto del patibolo.