“Esempio di autodemolizione di un consigliere definitosi finora "verde" che come esordio nei comunicati stampa sceglie di difendere chi ha deciso il taglio netto di centinaia di alberi ad alto fusto. Preferisce al verde degli alberi il grigio delle verghe tranviarie? Allora proponga il cambio di nome al suo gruppo: da Alleanza Verdi Sinistra a un più pertinente "Alleanza Sinistra".
I nomi per i gruppi politici non sono solo un'etichetta, sono una promessa, la trasposizione sincera di un ideale. Noi siamo davvero civici e infatti stiamo portando in Palazzo Vecchio la voce di tutti quei cittadini che il taglio degli alberi non lo vogliono.
Chi mette il Verde nel proprio nome e poi sostiene il taglio degli alberi ad alto fusto quali ideali difende? Quelli dei suoi capi politici? Dice di sì per partito preso o perché lo ha preso il Partito?
Ci dispiace che subito pensi a replicare alla Lista Schmidt (che continuerà a difendere a spada tratta le alberature) mentre in questi anni non abbia studiato alternative davvero ecologiche per la città. Che senso ha il suo ecologismo se imbraccia la motosega?
Delude non poco - non solo noi, ma soprattutto i suoi elettori - scoprire che nell'estate dominata dai timori per le isole di calore egli voglia rendersi protagonista di nuove criticità. È forse felice del taglio degli alberi di ieri che in un attimo hanno fatto della storica Bellariva una moderna Bruttariva? Oltre al gruppo vuol cambiare nome anche al quartiere?
Circa il progetto alternativo per il Q2 da noi presentato, se lo studi meglio. Noi suggeriamo di usare i binari esistenti, non di inserirne altri. E soprattutto diamo una soluzione in grado di non tagliare 388 alberi, di salvare 270mila metri cubi di chioma, di non perdere l'assorbimento di 55 tonnellate di CO2.
Quale sarebbe il gruppo di consiglieri a difesa dell'ecologia? La Lista Schmidt o l'Alleanza Sinistra?”.
Lo dichiara Massimo Sabatini, consigliere della lista Eike Schmidt Sindaco
(fdr)