Tramvia. Miriam Amato (Potere al Popolo): “Giorgetti si lusinga mentre i disagi di questi anni vengono del tutto ignorati”

“Continueranno ad alterare il monumento storico e identitario della città, costituito dalle alberature, ignorandone le ricadute”

Ignorare i disagi che hanno subito i cittadini in questi anni rappresenta una grande mancanza di rispetto.

Sentire l’assessore Giorgetti lusingato per la tramvia – commenta la consigliera di Potere al Popolo Miriam Amato – è veramente troppo. I disagi subiti da anni dai fiorentini e dalle attività economiche, l’impatto sul verde urbano, l’impatto su piazza Santa Maria Novella sia per la mobilità che per lo sfregio architettonico dovuto ai pali (che continuerà con il progredire del progetto) sono stati totalmente eclissati. Nonostante la cronaca quotidiana riporta puntualmente di incidenti, traffico con tramvia e auto bloccate, denunce di chi si sente murata in casa, il rumore che crea un forte inquinamento acustico, per l’amministrazione non è successo nulla. Non tiene in considerazione tutti quegli aspetti, denunciati per anni e per cui mi hanno dato dell’allarmista, che però sono stati confermati, purtroppo, dai fatti.

Infatti oggi il traffico non è diminuito anzi, non funzionano neanche i semafori, per cui si crea il traffico anche dove potrebbe non esserci.

Gli annunci del Sindaco di valutare delle alternative finiscono con la certezza che continueranno a portare avanti la tramvia esattamente com'è, quindi un progetto di scarto ferroviario, escludendo delle alternative che sarebbero potute essere più economiche e adeguate, meno impattanti e consone al nostro territorio. Un esempio sono i mezzi elettrici a batteria con corsia protetta artificiale, utilizzabile dal resto del trasporto pubblico e realizzabile in minor tempo, che bloccherebbe questo ciclo d’infrastrutture per niente virtuoso. Si può dire che sono riusciti a rendere impattante un mezzo ecologico.

D'altronde – prosegue Miriam Amato – se si amministra solo per utilizzare i fondi europei, piuttosto che per trovare le soluzioni più adeguate per la città con il minor impatto possibile, costi quel che costi, si sacrifica tutto è si negano le conseguenze.

La partecipazione non si fa in una singola riunione in cui i cittadini non possono veramente incidere sulle scelte dell'amministrazione, le regole della partecipazione sono chiare e non si possono esaurire con un'unica assemblea , a mo' di passerella. La partecipazione – puntualizza la capogruppo di Potere al Popolo – prevede lo studio di alternative, la possibilità di fare proposte, una collaborazione sostanziale e non spot con i cittadini.

Un aspetto non considerato, né citato dall’assessore, è l’impatto sul verde urbano: abbiamo perso numerose alberature, per far spazio alla tramvia; verranno abbattuti tutti gli alberi dei viali. Il modello di sostituzione degli alberi prevede spesso il ripiantare specie non autoctone, che non filtrano l'aria e che per i primi anni sono seguite dalle ditte, per questo li vedete spesso morti in giro per la città, che poi vengono sostituiti come se fossero oggetti. Mi chiedo quindi quando avremo degli alberi adulti in una città dove il biossido di azoto supera i limiti da ben 11 anni.

L'intervento sugli alberi dei viali è un'alterazione di un monumento storico e identitario della città, dove le piante sono una parte strutturale essenziale del monumento stesso, che assolvono una funzione essenziale sia nell’abbassare la temperatura nei periodi caldi che nel filtraggio dell'aria dagli inquinanti atmosferici. Un aspetto troppo spesso sottovalutato, un'ottica inaccettabile perché ad oggi non ci si può accontentare del fatto che gli utenti sulla tramvia ci sono. Questo – conclude Miriam Amato di Potere al Popolo – è negare che sarebbe stato possibile trovare delle alternative, meno costose e meno impattanti, senza cantieri che hanno immobilizzato Firenze e che, ad oggi, non siete stati in gradi di superare”. (s.spa.)

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