“La recente notizia del cambio di tragitto per la parte finale della linea tranviaria 3.2.2 dimostra quanto sia utile l'azione della nostra lista civica e di tutti gli altri gruppi (partiti ed altre realtà civiche) che cercano di far sentire a Palazzo Vecchio la voce della città.
I fiorentini non vogliono il taglio degli alberi, non vogliono perdere ombra e parcheggi, né veder morire il tessuto economico dei negozi adiacenti alle loro abitazioni. Certamente i fiorentini chiedono servizi di trasporto pubblico, ma non accettano che in nome di essi sia sacrificabile ogni cosa.
I fiorentini non vogliono, soprattutto, progetti scelti nel passato e come tali ritenuti "perfetti e non modificabili", solo perché decisi nelle stanze del monopolista politico di Firenze: il PD.
Così finora era stata imposta la totalità della linea 3.2.2 e, in virtù di ciò, avevamo presentato durante la campagna elettorale un progetto alternativo per l'intero quartiere 2.
Quel nostro progetto salvava dalle motoseghe tutte le zone e i Viali del Q2: Mille, Fanti, Malta, Mamiani, Duse, Verga, Gignoro.
Adesso si è scoperto che con un po' di raziocinio in più il Gignoro è salvabile. Bene! Si apra la mente, però, per valutare tutte le altre alternative che possono esserci in opposizione a quella tremenda linea pensata con idee, mezzi, tempi e tecnologie superate dall'attualità.
Firenze ama i suoi alberi, le sue strade e i suoi negozi. Ascoltiamo i cittadini. La città non può essere trasfigurata da una scelta inguardabile come appena successo in Via Cavour e in Via La Marmora”. (fdr)