Aperta a ucraini e russi. Hanno già aderito Roma, Milano, Napoli, Nizza, Marsiglia, Rotterdam e altre
Una manifestazione europea a favore dell’Ucraina il 12 marzo, un abbraccio, una catena umana o un momento comune, aperto a ucraini ma anche a russi, per far cessare le armi. E’ la proposta del sindaco Dario Nardella in qualità di presidente di Eurocities, lanciata oggi a Marsiglia durante il summit europeo delle regioni e delle città organizzato dal Comitato delle regioni.
Nardella ha scritto una lettera a tutte le città aderenti a Eurocities, oltre 200 in tutta Europa, che rappresentano 38 paesi e oltre 130 milioni di persone.
“Le immagini che arrivano dall’Ucraina ci intristiscono e ci preoccupano - scrive Nardella nella lettera -. Sono sicuro che anche voi condannerete con me l’invasione russa del Paese, invasione che significa anche azioni di guerra contro alcune città che fanno parte di Eurocities, Kiev, Kharkiv, Lviv e Odessa. Speriamo che gli sforzi diplomatici possano porre fine a questi attacchi”. “Come sindaci - continua -, noi dobbiamo essere consapevoli della straordinaria e crescente importanza assunta dalle città come attori politici e istituzionali di assoluta importanza sulla scena internazionale. In un mondo dove predominano le lotte per il potere tra le nazioni, noi lavoriamo insieme con spirito collaborativo”.
Nardella ricorda poi che “la scorsa domenica a Firenze migliaia di persone hanno manifestato in piazza per lanciare un messaggio di pace e di speranza. Siamo pronti ad accogliere i rifugiati ucraini”.
“La diplomazia delle città oltrepassa i confini - sottolinea il sindaco -. Attraverso network come Eurocities, attraverso gemellaggi e patti di amicizia le città riescono a costruire relazioni forti. Ci scambiamo fiducia, conoscenza, solidarietà. Eurocities è a disposizione per condividere le azioni di supporto all’Ucraina, vogliamo diventare uno spazio di collaborazione per coordinare e integrare le varie iniziative”.
Nardella chiede quindi di “partecipare a una iniziativa condivisa, il 12 marzo, in tutta Europa. Ispirato dal sindaco di Marsiglia, Benoit Payan, che ho incontrato in questi giorni al summit delle città e delle regioni, propongo di invitare cittadini della propria città e coinvolgere anche le comunità ucraine e russe, per un abbraccio o un momento di condivisione davanti ai propri municipi. Ho già avuto adesioni da Milano, Roma, Bologna, Napoli, Braga, Marsiglia, Nizza e Rotterdam, Cluj-Napoca. Con lo slogan ‘Cities stand with Ukraine’, potremo dimostrare che le città riescono a tenere aperti i confini e che ci impegneremo in ogni modo per i nostri vicini europei”.
(edl)