“Oggi Liliana Segre ci ha lasciato il compito di avere cura della memoria, ha donato ai più giovani l’onore di essere voci di pace e di umanità nel silenzio della storia, baluardo contro gli orrori che altri esseri umani sono capaci di generare, anche oggi.
La cittadella della Rondine ha ospitato questo ultimo incontro. Il Consiglio comunale di Firenze, lunedì, ha approvato un atto – ricorda la presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione Donata Bianchi – che sostiene il progetto ambasciatori di pace che da anni è promosso dalla Rondine, come segno del passaggio di testimone.
Non ci saranno più testimonianze pubbliche, forse, ma libri, film e documentari raccolgono le storie di quell’orrore che divorò milioni di uomini, donne, bambini e bambine. Abbiamo il diritto di ricordare – aggiunge la presidente della Commissione Pari opportunità, pace, diritti umani, relazioni internazionali, immigrazione Donata Bianchi – e il dovere non dimenticare. Abbiamo il dovere di proteggere e accogliere, come purtroppo non accadde alla giovanissima Liliana e a suo padre quando, dopo un lungo cammino attraverso le montagne per cercare rifugio in Svizzera, furono consegnati ai fascisti da una guardia di confine zelante”. (s.spa.)