Verdi (Firenze riparte a sinistra): "Una targa per Idy Diene"

Questo l'intervento della consigliera del gruppo Firenze riparte a sinistra Donella Verdi


"Nel Consiglio Comunale di Lunedì 10 settembre abbiamo chiesto lo stato di attuazione della Mozione approvata lo scorso 12 marzo per apporre una targa in memoria di Idy Diene barbaramente ucciso il 5 di marzo sul Ponte Vespucci.

La mozione era stata approvata in Consiglio Comunale il 13 di Marzo su proposta di MDP, Firenze Riparte a Sinistra, Gruppo Misto, Scaletti la Firenze viva, 5 Stelle, PD.

L’atto è stato deliberato dalla Giunta nel maggio scorso e inviato dall’Ufficio Toponomastica alla Prefettura per avere la deroga ai dieci anni dal decesso e col nulla osta della soprintendenza, dopodiché la targa potrà essere apposta sul Ponte accompagnata da una cerimonia.

Sono passati ormai più di sei mesi dall’approvazione dell’atto e 5 dalla decisione della giunta di dare attuazione all’apposizione della Targa sul Ponte Vespucci ed è per questo che chiediamo alla Giunta di sollecitare le istituzioni preposte ad accelerare i tempi per la deroga e i nulla osta necessari.

Credo che questo sia un atto doveroso che la città debba dare come solidarietà e sostegno alla famiglia e alla Comunità senegalese così duramente colpita per la seconda volta in pochi anni:

In Piazza Dalmazia, nel 2011, in un agguato razzista, furono uccisi, dal simpatizzante di casa Pound Gianluca Casseri, Samb Modou e Diop Mor e feriti altri tre senegalesi tra cui Moustaspha Dieng rimasto tetraplegico in sedia a rotelle.

L’ironia della sorte di questo efferato omicidio razzista è che ad essere colpita per la seconda volta fosse la vedova di Samb, e che ad essere ucciso sia stato proprio Idy il secondo marito di Rokhaya Kene Mbengue.

Idy era un uomo buono, conosciuto da tutti in città ed è inaccettabile che sia stato scelto tra tanti che quella mattina, in quel momento, sono passati da quel ponte, ma a che cadere sia stato proprio lui, uomo di colore e forse per questo ritenuto meno importante di altri.

Per questo riteniamo importante che in quel luogo, su quel ponte, resti un segno, una targa commemorativa che non solo mantenga il ricordo ma che serva a non dimenticare che in quel posto un nostro concittadino è stato ucciso non per caso ma per il colore della sua pelle". (fdr)

Scroll to top of the page