La vicecapogruppo Pd risponde ai consiglieri di Sinistra Progetto Comune
“Sul fronte della sicurezza l’amministrazione lavora in molti modi e con diversi strumenti. La videosorveglianza è uno di questi: una rete capillare che a Firenze è in costante ampliamento, può essere utilizzata sia dalla Polizia Municipale che dalle forze dell’Ordine, consentendo interventi più rapidi e tempestivi quando ve ne sia la necessità. Dunque è un contributo effettivo alla sicurezza dei cittadini che, di conseguenza, si sentono giustamente più tranquilli, altro che la ‘paranoia’ di cui parlano Bundu e Palagi.
Atti di vandalismo ai danni di una telecamera non vanificano certo l’importanza di questa tecnologia, di cui i consiglieri sbandierano una ‘inutilità’ tutta da dimostrare. Inoltre, nella testa di chi governa questa città non c’è alcuna ‘confusione’ sul tema, piuttosto un progetto chiaro e articolato, di cui la videosorveglianza fa parte, così come l’illuminazione pubblica, il piano ‘casa protetta’, ma anche interventi per la riqualificazione urbana, per il presidio sociale, commerciale e culturale, perché una città viva e vissuta è anche una città sicura. La mancanza di sicurezza colpisce maggiormente le persone più fragili e un’amministrazione come la nostra, che non lascia indietro nessuno, non può prescindere da azioni concrete a 360 gradi, ossia da un piano integrato e completo che sosteniamo con convinzione”.
Così Benedetta Albanese, vicecapogruppo Pd in consiglio comunale, rispondendo ai consiglieri Bundu e Palagi (SPC) in merito alle telecamere di videosorveglianza in città. (sa. ca.)