Adottato il piano di recupero e la variante urbanistica. Saranno realizzati un asilo nido, parcheggi, giardini e piste ciclabili
Una casa di formazione, cultura, turismo e artigianato contemporaneo in un polo di aggregazione aperto a tutti, connesso e sostenibile. Dal Boulevard pedonale, alla ‘strada degli artigiani’, alla piazza dell’Orologio: è la nuova vita della Manifattura Tabacchi che diventerà un centro di opportunità per tutta la città. È quanto prevede il piano di recupero del complesso monumentale adottato dalla giunta di Palazzo Vecchio, che ha portato in adozione anche la relativa variante al regolamento urbanistico, con rapporto ambientale. Un piano con effetti positivi su tutto il quartiere e non solo: sarà infatti costruito e ceduto al Comune un nuovo asilo nido e saranno realizzati parcheggi, giardini e piste ciclabili, oltre alla riqualificazione di strade e piazze della zona. Inoltre, sarà ceduto al Comune il teatro Puccini.
Il piano prevede la conservazione della maggior parte degli edifici del complesso monumentale, dei quali saranno demoliti solo i quattro più recenti di nessun valore storico-architettonico (circa 6mila mq). È poi prevista la costruzione di tre nuovi edifici collocati il primo a fianco del teatro Puccini, il secondo lungo via Tartini dopo l’edificio residenziale esistente, il terzo (l’asilo nido) in fondo a via Tartini nell’area ex demaniale. La trasformazione riguarda un mix funzionale ritenuto compatibile con il bene di valore storico architettonico e con il contesto urbano di riferimento. Nel dettaglio, sulla base di quanto indicato nel regolamento urbanistico, sono previsti: 33% di residenziale; 8% di commerciale per medie strutture di vendita, 18% di turistico-ricettivo, 39% di direzionale e 2% di industriale e artigianale. Il piano prevede la cessione al Comune del teatro Puccini e la realizzazione e cessione al Comune di un asilo nido, con giardino e parcheggio pubblico interrato. L’asilo nido sarà attivato prima e separatamente dalla cantierizzazione degli interventi previsti sul complesso monumentale: sarà un nuovo edificio totalmente dedicato al servizio educativo.
Connesse all’intervento di trasformazione sono previste una serie di opere di urbanizzazione. Saranno realizzati e ceduti al Comune il ‘Boulevard’ pedonale di collegamento da via Tartini verso la ferrovia, la ‘strada degli artigiani’, la ‘piazza dell’Orologio, i giardini di via delle Cascine e i giardino del teatro; ma saranno realizzate anche tre piste ciclabili: una lungo via delle Cascine, una centrale al ‘Boulevard’ e una sul Fosso macinante. Sono poi previste numerose opere di riqualificazione per rimettere a nuovo piazza Puccini, via delle Cascine e l’argine del torrente Mugnone lungo via Tartini, ma anche per sistemare il ponte di legno già esistente sul Mugnone e realizzare un nuovo ponte in legno sul torrente (simile a quello esistente) e uno sul Fosso macinante. Prevista anche la collocazione di sei nuove postazioni interrate di raccolta dei rifiuti.
La superficie utile lorda è pari a 98mila metri quadrati (pari a quella attuale), di cui circa 79mila mq di immobili soggetti a ristrutturazione edilizia, 19mila mq di immobili di nuova costruzione (previa demolizione).
La proposta di piano di recupero è stata presentata dalla proprietà nel 2017, in variante al regolamento urbanistico: la trasformazione proposta è improntata a criteri più conservativi rispetto alla versione inserita nel regolamento vigente, con riduzione del numero di edifici previsti in demolizione e dell'altezza massima ammissibile per gli edifici da ricostruire (massimo 30 metri). Un impulso importante all'avvio della trasformazione è stato dato, tra l'altro, dal concreto interessamento a insediarsi nel complesso da parte di Polimoda che ad aprile 2018 ha sottoscritto con la proprietà un accordo per l'apertura di una nuova sede operativa nella ex Manifattura Tabacchi, chiudendo un percorso iniziato alcuni anni prima con la firma di un protocollo di intesa tra Cdp, Comune di Firenze e Regione Toscana.
Dopo l’adozione della variante scatteranno i 60 giorni per le osservazioni da parte degli enti e dei soggetti interessati, anche in materia ambientale.