Via Mariti. Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune) e Thomas Maerten (Sinistra Progetto Comune Quartiere 5): “Dispiace il no della Commissione urbanistica al parco”

“La proposta esaminata in due sedute alla fine ha registrato un solo voto favorevole e un non voto. Rimane quella per la riapertura di via Giovanni da Empoli”

Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune e di Thomas Maerten di Sinistra Progetto Comune al Quartiere 5

“Avevamo proposto due testi, tra loro separati. Uno chiedeva di recepire la petizione del del Comitato ex Panificio Militare e della parrocchia della zona, depositata in Comune insieme a 819 firme (a cui si aggiungono quelle online, che sono oltre 1.100), per agire urgentemente per favorire la riapertura di via Giovanni da Empoli, procedere a derattizzare ed evitare l’abbandono dell’area segnata dalla strage dello scorso anno nel cantiere Esselunga. Ci è stato chiesto di rimandare ancora l'espressione di parere in commissione ambiente e vedremo come andrà.

L’altro invece recuperava la richiesta dell’Assemblea 16 Febbraio, nata anche come immediata risposta alla strage nel 2024, che chiede di realizzare un parco al posto dell'ennesimo centro di grande distribuzione. Purtroppo in commissione urbanistica solo la Lista Schmidt ha espresso parere favorevole, la Lega si è astenuta mentre Firenze Democratica ha scelto il non voto, in attesa di proporre emendamenti. Il resto dei gruppi (la maggioranza e le altre destre) ha bocciato la richiesta.

Il Partito Democratico e Alleanza Verdi Sinistra - Ecolò hanno tentato di fare una sintesi che però non poteva trovarci soddisfatti, come gruppo. Contrattare con Esselunga per avere più un po' di verde e qualche servizio in più non è la richiesta che ha attraversato le strade con i cortei del 2024 e del 2025. Inoltre abbiamo sempre seguito percorsi molto critici nei confronti delle scelte urbanistiche che hanno accompagnato le vicende dell'ex Panificio Militare, evidenziando anche l'errore politico dell'allora Sindaco Nardella di chiedere la realizzazione delle opere di compensazione in modo parziale (rafforzando la prospettiva di un centro commerciale).

In politica è giusto che si esprimano delle posizioni e prendiamo atto di quanto avvenuto oggi, con l'ostinata determinazione di voler proseguire a interloquire con il territorio. Esprimiamo soddisfazione per aver messo al centro della discussione il tema e attendiamo i prossimi sviluppi”. (s.spa.)

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