C’è tempo fino al 22 luglio per raccogliere le 500mila firme necessarie a sottoporre alla Corte di Cassazione due referendum, promossi nella campagna “Italia per la pace”, che chiedono lo stop di invio di armi dall’Italia all’Ucraina, in modo da consentire al nostro Governo di lavorare per un cessate il fuoco e l’inizio di trattative di pace. Lo hanno annunciato questa mattina in conferenza stampa Andrea Asciuti (consigliere comunale Italexit) e Gianni Alemanno, già ministro e sindaco di Roma, a capo del comitato “Fermare la Guerra”.
Alla conferenza hanno preso parte anche esponenti di due associazioni impegnate nella raccolta delle firme a Firenze: “Firenze Consapevole” e “Il Popolo Decide”.
“Il nostro scopo – ha spiegato Asciuti – è quello di fermare la guerra, che nella migliore delle ipotesi, nel suo proseguire, causerà, come già sta avvenendo, gravi danni economici al nostro paese, con bollette che aumentano e l’inflazione alle stelle. Nella peggiore, vista la continua escalation che si sta verificando, lo scatenarsi di una terza guerra mondiale; una prospettiva con la quale sembra quasi che le grandi potenze stiano giocando sulla nostra pelle”.
“Il nostro comitato, nato lo scorso ottobre – ha dichiarato Alemanno – vuole dare voce a tutto quel popolo di centrodestra che non si riconosce nelle posizioni dell’attuale governo. In particolare, Fratelli d’Italia ha assunto sulla guerra in Ucraina una posizione oltranzista a nostro modo di vedere incomprensibile. Continuare con l’invio di armi contribuisce solo a completare la distruzione dell’Ucraina, ed ogni mese che passa si innalza la soglia di allarme per l’escalation di questa guerra (si veda la distruzione della diga di Kakhovka). L’Italia recuperi quella che da sempre dovrebbe essere la propria posizione, in linea con la nostra Costituzione, le posizioni di Papa Francesco e gli interessi nazionali: la neutralità attiva. E si faccia promotrice di un immediato cessate il fuoco e l’apertura delle trattative, che certo saranno lunghe e difficili. Condanniamo l’invasione da parte della Russia, ma non dimentichiamo che questa guerra è cominciata nel 2014, ed ha visto numerose provocazioni da parte della Nato. Le responsabilità non possono essere attribuite al solo Putin. Occorre essere realisti”.
La raccolta delle firme prosegue nei mercati rionali cittadini. Il consigliere Asciuti ha poi preannunciato una sua iniziativa a breve in questo senso. (fdr)