Completati i lavori della Commissione prevista dal Regolamento: individuate 150 eccellenze e 120 tradizionali. L’assessore Del Re: “Un intervento coraggioso, primo del genere in Italia: avanti per tutelare le attività e contrastare la rendita”
Sono 270 le attività storiche fiorentine da tutelare e promuovere con vincoli di salvaguardia per contrastare la rendita. È quanto emerge dal lavoro della commissione tecnica prevista dal nuovo Regolamento per le Attività storiche, che ha completato il proprio lavoro di analisi dopo sette sedute arrivando alla definizione, in via provvisoria, del nuovo Albo delle attività storiche fiorentine. Le attività storiche sono state suddivise in due categorie: 150 attività di eccellenza e 120 attività storiche tradizionali. Le 150 di eccellenza sono quelle che hanno ricevuto almeno un vincolo di salvaguardia, ovvero un’attenzione particolare su una o più caratteristiche dell’attività considerate dall’Amministrazione meritevoli di tutela rispetto a destinazione del fondo, insegna, arredi fissi e mobili o attività stessa.
“Un lavoro coraggioso, primo del genere in Italia – ha detto l’assessore allo Sviluppo economico Cecilia Del Re, che ha presentato la delibera in giunta -, anche dal punto normativo, e che dà per la prima volta ai comuni gli strumenti per tutelare le attività storiche e resistere agli attacchi della rendita. Siamo contenti che questo lavoro troverà applicazione per la prima volta per il caffè storico Giubbe Rosse, che ad oggi non era sottoposto ad alcun vincolo di tutela. Con questa delibera – ha proseguito l’assessore Del Re -, che ha avuto oggi l’ok della giunta, prendiamo atto dei pareri della Commissione e diamo mandato alla Direzione Attività economiche di informare le attività di questa classificazione. A questo lavoro amministrativo, si affianca il lavoro di promozione: oltre alle agevolazioni Imu riconosciute da questa Amministrazione ormai da tre anni, siamo impegnati infatti in un lavoro di promozione turistica realizzato insieme al Destination Florence Convention Bureau. Le attività storiche facenti parte dell'Albo saranno inserite nella piattaforma di ‘Destination Florence’, negli itinerari e materiali turistici, nella app Firenze turismo e avranno l’ingresso gratuito nella Firenze Card Plus. Tutto ciò partendo dal presupposto che gli esercizi con più di 50 anni di attività facciano parte del nostro patrimonio culturale. Sarà inoltre prevista per loro la possibilità di esporre piccole insegne a bandiera che riportino il logo di attività storica, in modo da essere ben riconoscibili da turisti e cittadini”.
Il percorso è partito a maggio 2017 con l’approvazione del regolamento Unesco e della norma dedicata alle attività storiche, con la quale si rinviava a un censimento per individuare gli oggetti di tutela delle attività storiche presenti sul territorio del Comune di Firenze facenti parte del precedente Albo. E’ stato quindi dato incarico al dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze, con il coordinamento del professor Bertocci, di analizzare singolarmente le attività inserite nell’albo degli esercizi storici, in modo da individuare gli elementi di pregio che all’Amministrazione interessava tutelare. Completato questo lavoro, a giugno 2018, è stato approvato il nuovo regolamento per le Attività storiche, che ha costituito anche la Commissione chiamata ad individuare gli oggetti di salvaguardia. Tale salvaguardia può coincidere anche con l’attività stessa, che può riguardare sia l’eccellenza della lavorazione, che la caratteristica di svolgere un servizio per il quartiere e la cittadinanza (nell’elenco sono state infatti inserite anche attività di ortolano o mercerie del centro storico). Durante questi mesi, la commissione – composta da membri della Direzione Promozione economica, della Sovrintendenza, dell’Università di Firenze, della Direzione Urbanistica e dei rappresentanti delle categorie economiche – si è riunita sette volte. All’interno della nuova lista, sono state mappate le attività inserite nel precedente albo degli esercizi storici: al momento dell’approvazione definitiva della lista saranno georeferenziate e inserite (con gli elementi da salvaguardare) nel database della direzione Urbanistica. Il lavoro di censimento sta andando avanti e l’Università sta ricercando altre attività con più di 50 anni, che potrebbero poi essere inserite nella lista e sottoposte all’esame della commissione.
Il 25 marzo nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio le 270 attività storiche individuate riceveranno un riconoscimento formale anche con la consegna degli attestati. (sc)