“Oggi vorrei portare all’attenzione del Consiglio una riflessione che va oltre il locale e che intreccia in modo ineludibile clima a e pace. Lo scorso weekend si è conclusa la ventinovesima Conferenza delle Parti - COP29 - di Baku, dedicata alla finanza climatica. Qual è il risultato di questa COP? Che i Paesi in Via di Sviluppo riceveranno una quota crescente di aiuti climatici che deve arrivare a 300 miliardi di dollari all’anno entro il 2035, tra undici anni. Per capire l’entità di questa cifra – spiega la capogruppo di Alleanza Verdi Sinistra – Ecolò Caterina Arciprete – va citata un’altra: i 1300 miliardi di dollari che secondo un autorevole studio di economisti sono necessari.
La conferenza si è svolta in un contesto globale segnato da tensioni profonde. Mentre i delegati negoziavano sulla finanza per il clima, in Europa è stato utilizzato il primo missile balistico ipersonico in un conflitto armato. In parallelo, la violenza in Gaza, Libano e Sudan continua a mietere vittime. Mai, dalla fine della Guerra Fredda, il mondo è apparso così diviso e pieno di sofferenza
Queste guerre non solo distruggono vite, ma sottraggono risorse che potrebbero essere destinate alla lotta contro il cambiamento climatico. Nel 2023, i Paesi del mondo hanno speso in armamenti otto volte la cifra che si sono impegnati a investire ogni anno per il clima.
È un dato che non possiamo ignorare.
Come ha riportato l’esperto per il clima Jacopo Bencini “non ci può essere azione per il clima senza pace”. I conflitti armati ostacolano la creazione di politiche sostenibili, e rendono impossibile la cooperazione. Inoltre, gli impatti ambientali delle guerre come la deforestazione, l’inquinamento delle acque e del suolo, emissioni derivanti dalle attività belliche generano conseguenze irreparabili per il pianeta.
Nonostante i suoi limiti e la lentezza dei progressi, la COP rimane l’unico spazio concreto per il dialogo globale sul clima e dunque il futuro. Proteggere questo processo è fondamentale, in particolar modo in un momento cui il processo multilaterale è minacciato da nazionalismi e populismi.
La COP29 di Baku ci consegna una lezione amara ma essenziale: senza pace non ci possono essere politiche climatiche.
A livello locale – conclude la capogruppo di AVS – Ecolò Caterina Arciprete – dobbiamo impegnarci per costruire una consapevolezza collettiva e per mettere in atto azioni concrete che contribuiscano alla lotta contro il cambiamento climatico e alla promozione della pace”. (s.spa.)