"Nelle scorse settimane il TAR Toscana ha disposto l’annullamento del provvedimento di esclusione della Rari Nantes A.S.D. dalla procedura di gara per l’assegnazione degli impianti natatori del Q5, in particolare delle micropiscine Don Minzoni e ITI, e del conseguente provvedimento di aggiudicazione della procedura alla società Virtus Buonconvento S.S.D. a R.L.". Lo dichiarano il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Jacopo Cellai, e il consigliere del Quartiere 5, Matteo Chelli. "Da tutto ciò deriva l’obbligo di procedere al rinnovo delle operazioni di gara, data la riammissione della ricorrente illegittimamente esclusa".
"L’Amministrazione, in particolare, avrebbe imposto un requisito per la partecipazione alla gara (ossia l’assenza di debiti pendenti con la medesima alla data di scadenza del termine per la presentazione delle offerte, ovvero l’aver presentato un congruo piano di rientro per l’estinzione dei debiti, assistito da fideiussione bancaria o assicurativa, approvato dalla stessa prima della scadenza del termine per la presentazione delle offerte) che, data la rilevanza non economica della gestione, ha finito per diventare un requisito generale di idoneità alla partecipazione (e non un requisito di idoneità tecnica e professionale suscettibile di determinazione discrezionale), come tale non previsto dal codice dei contratti pubblici e da considerare nullo” affermano i Consiglieri.
“La gestione delle piscine pubbliche del Quartiere 5 da parte dell’amministrazione si conferma, sotto tutti i punti di vista, a dir poco imbarazzante. Non sono bastati i continui rinvii sulle lavorazioni (peraltro ancora in corso, nonostante le previsioni iniziali fossero ben diverse). Adesso anche ulteriori lungaggini derivanti dalla conduzione della gara per l’affidamento. E intanto il Quartiere permane in uno stato di assoluto disagio, non essendo ancora attiva alcuna piscina pubblica sul suo ampio e popoloso territorio. Cosa ha da dire in proposito l’assessore Guccione?” concludono. (fdr)