Il nuovo codice del turismo di Regione Toscana è il boomerang perfetto per il Comune di Firenze.
La legge partorita dall’assessore Marras stabilisce che entro il 01/07/2026 tutti gli affittacamere/B&B professionali già attivi dovranno mutare la destinazione d’uso urbanistica da residenziale a turistico-ricettiva, prevedendo l’esenzione totale dal pagamento degli oneri di urbanizzazione in assenza di opere edilizie.
E qui sorge il primo arcano, dato che, attualmente, è preclusa la possibilità di mutare l’uso di un immobile verso il turistico-ricettivo. Cosa farà allora l’amministrazione per evitare che tante realtà imprenditoriali chiudano? Introdurrà una deroga negli strumenti urbanistici? Non è dato saperlo, benché sia presumibile (e assolutamente necessario per quanto ci riguarda, soprattutto per chi ha investito e lavora onestamente!) che sarà così.
Se così fosse, moltissime unità immobiliari residenziali oggi utilizzate a scopo ricettivo diventeranno a tutti gli effetti immobili con destinazione turistica e difficilmente poi, una volta compiuto questo passaggio sostanziale, saranno riconvertite in futuro per la residenza, non fosse solo per l’atteggiamento di criminalizzazione messo in campo dall’amministrazione Funaro che, inevitabilmente, induce atteggiamenti difensivi da parte degli host (basti pensare alla corsa alla registrazione degli alloggi prima dell’adozione del provvedimento contro gli affitti brevi).
Tutto questo succede quando i temi, anziché dalla radice, si affrontano dalla testa, giusto per un po’ di spazio mediatico, ma senza lungimiranza alcuna”.
Lo dichiarano il consigliere di Fratelli d’Italia Matteo Chelli con la capogruppo Angela Sirello
(fdr)