“Aver pensato a Firenze per la donazione del suo archivio è un grandissimo e graditissimo regalo per la città. Da oggi lo sentiamo ancora di più, e per sempre, legato alla nostra comunità”. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella intervenendo in apertura della cerimonia di donazione dell’archivio dell’intellettuale e scrittore al Gabinetto Vieusseux.
“Magris - ha sottolineato il sindaco - è stato uno dei rappresentanti più autorevoli di quella ‘linea triestina’ di scrittori e intellettuali che ha avuto nel corso del Novecento un rapporto privilegiato e continuo con la nostra città. La sua presenza nelle istituzioni culturali cittadine è ben documentata, come le sue ripetute dichiarazioni d'amore per Firenze e per alcuni legami di amicizia che, qui, sono nati e si sono consolidati. Questa relazione tra le due città trova oggi una felice conferma nella scelta di Claudio Magris di affidare il suo archivio personale (e quello di Marisa Madieri, sua prima moglie) al Gabinetto Vieusseux”.
“Inutile che mi soffermi sull'eccezionalità di questa donazione che viene ad arricchire il patrimonio documentario di quella 'cassaforte della memoria letteraria' che è il Gabinetto Vieusseux, offrendo la possibilità di addentrarsi nell'officina letteraria di questo narratore d'eccezione - ha continuato -. Magris è considerato tra i maggiori intellettuali del Novecento, autore di romanzi e saggi che sono veri e propri gioielli, insigne germanista, intellettuale di straordinaria cultura e caratura etica, letterato di grande umanità e sensibilità, capace di trattare con profondità ed equilibrio temi delicatissimi, un uomo lucido e una guida autorevole che, anche per scherzare un po’, vedrei bene in un toto Quirinale quale candidato ideale per guidare una rifondazione, un cambiamento in senso etico, progressista, del nostro Paese”.