Comunità energetiche di Firenze, al via le adesioni dei cittadini

Manifestazione di interesse aperta a cittadini, imprese, commercianti e associazioni fino al 19 gennaio. Grazie alle Cer sarà possibile risparmiare fino a 4.436 tonnellate di CO2 l’anno, pari all’azione di stoccaggio di circa 37.000 alberi in un anno

Entra nel vivo il progetto pilota delle prime due Comunità Energetiche Rinnovabili e Solidali (Cer-S) di Firenze, si parte da due zone della città nei Quartieri 4 e 5: dopo il lavoro di analisi dei tetti pubblici che il Comune metterà a disposizione è infatti aperta ora la fase della manifestazione di interesse da parte di cittadini, imprese e associazioni per aderire al percorso di costituzione. Gli interessati possono fare domanda fino al 19 gennaio sul sito del Comune, o agli URP dei due quartieri, compilando un form e allegando una bolletta.

In totale verrebbero coinvolti più di 60 tetti di edifici edifici pubblici (tra scuole, edifici comunali, impianti sportivi) per più di 143.000 metri quadrati e grazie alle Cer è stato stimato che sarà possibile risparmiare fino a 4.436 tonnellate di CO2 l’anno, pari all’azione di stoccaggio di circa 37.000 alberi in un anno.

Gli impianti saranno realizzati dal Comune, quindi ai cittadini non é richiesto alcun contributo, ma solo di dichiararsi interessati a consumare l’energia prodotta: saranno protagonisti di una svolta importante che permetterà di produrre energia rinnovabile, abbassare le bollette per chi ne ha bisogno e aumentare gli investimenti sul sociale.

Successivamente sarà decisa, con chi si sarà reso disponibile, la formula giuridica di gestione, saranno selezionati i partecipanti, e le Cer fiorentine potranno entrare realizzando gli impianti.

Gli sviluppi del progetto sono stati presentati dall’assessore all’ambiente e transizione ecologica Andrea Giorgio e dal direttore generale di Fondazione CR Firenze Gabriele Gori.

“Finalmente, grazie anche alla Fondazione CR Firenze, le prime Cer di Firenze partono - ha sottolineato l’assessore Giorgio -: i cittadini ma anche commercianti, associazioni, circoli, parrocchie e imprese che sono nelle aree individuate, possono manifestare il loro interesse a partecipare compilando i moduli pubblicati sul sito del Comune. Si tratta di una autentica rivoluzione per la transizione ecologica della città ed ecco perché il Comune ci scommette in prima persona facendone parte e installando i pannelli fotovoltaici sui tetti degli immobili comunali, dimostrando che le cose si possono fare: punteremo principalmente su scuole e impianti sportivi, dando anche un messaggio educativo ai bambini e ai ragazzi che li frequentano”. “Le Cer permetteranno un beneficio anzitutto ambientale - ha concluso -, con la produzione di energia pulita da fonti rinnovabili, ma favoriranno anche impatti sociali sul territorio e aiuteranno la ricostruzione della comunità coinvolgendo i cittadini in assemblee, riproducendo una forma di democrazia dal basso. Il mio è un appello alle fiorentine e ai fiorentini: aiutateci, non c’è nessun costo ma moltissimi vantaggi per il pianeta, le bollette e i nostri quartieri”.

“Crediamo molto nella creazione delle comunità energetiche - commenta  il Direttore Generale di Fondazione CR Firenze Gabriele Gori -, un passo importante per l’ambiente e per il territorio che ci consente di produrre, scambiare e consumare energia pulita attraverso una rete di aziende, cittadini e istituzioni con evidenti benefici economici per coloro che vorranno aderire, pensando soprattutto alle molte famiglie oggi in difficoltà. Siamo felici di poter aiutare Firenze ed i suoi cittadini in un progetto che potrà dare i suoi frutti per molti anni”.

“Le Cer sono una novità importante per Firenze e per i nostri Quartieri che per primi aderiscono al percorso - hanno commentato il presidente del Quartiere 4 Mirko Dormentoni e il presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli -. Grazie a questo progetto i nostri cittadini potranno sperimentare una forma di aggregazione sociale completamente nuova che consentirà non solo un risparmio energetico sulle bollette ma anche una nuova idea di produzione e consumo di energia che privilegia le fonti rinnovabili e il recupero di un diffuso sentimento di comunità”.

Sulla base delle superfici pubbliche esaminate, nei territori considerati sarà possibile installare circa 8 MWp di nuovi impianti fotovoltaici, per una produzione annua di 10.240 MWh.

Se le Cer andassero a regime e raggiungessero il numero di consumatori necessario si risparmierebbero 4.436 tonnellate di CO2 l’anno, pari all’azione di stoccaggio di circa 37.000 alberi in un anno.

In totale verrebbero coinvolti più di 60 tetti di edifici edifici pubblici (tra scuole, edifici comunali, impianti sportivi) per più di 143.000 metri quadrati, gli edifici comunali che ospiterebbero gli impianti sarebbero così autonomi energeticamente e il resto dell’energia, l’84,9% potrà essere consumata da 7.430 utenze tra chi darà la sua disponibilità, 3140 per la Cer localizzata sotto la cabina primaria nel Quartiere 4 e 4290 per quella nel Quartiere 5.

L’investimento complessivo richiesto per installare gli impianti e i sistemi di misurazione e controllo sulle due Cer ammonta complessivamente a circa 12 milioni di euro; obiettivo del progetto è intercettare quanti più fondi pubblici possibile per la realizzazione degli impianti, anche grazie ai bandi della Regione di prossima pubblicazione.

Gli impianti a regime produrrebbero benefici economici, tra incentivi e risparmi, al netto dei costi di gestione e manutenzione, per circa 1.2mln euro che potrebbero andare anche ad abbassare le bollette e a finanziare progetti sociali per i quartieri proposti dal comune  e da chi farà parte delle Cer.

Il progetto delle prime due Cer fiorentine nasce da una collaborazione tra Fondazione Cr Firenze e Comune di Firenze e grazie al supporto tecnico di Sinloc. La Fondazione CR Firenze ha messo a disposizione del Comune Sinloc, società di consulenza e investimento partecipata da 12 fondazioni di origine bancaria, dotata di ampia e consolidata esperienza nel comparto che ha concluso la prima fase di studio dei tetti pubblici nelle zone prescelte.

 

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Nel dettaglio, per quanto riguarda il Quartiere 4 gli impianti produrrebbero circa 4.030.622 kWh/a, di cui circa il 16,7% verrebbe autoconsumata fisicamente, mentre si stima che la restante energia verrebbe condivisa e consumata virtualmente per il 1,4% dagli altri siti comunali e per il restante 81,9% verrebbe condivisa con le potenziali 3.140 famiglie. In termini ambientali, la Cer eviterebbe di immettere in atmosfera circa 1.935 tonnellate di anidride carbonica ogni anno, producendo gli stessi effetti di 16.125 alberi/anno.

Analogamente, per quel che riguarda il Quartiere 5, vista la disponibilità di superfici utili, è ipotizzabile realizzare 4.660 kWp di potenza fotovoltaica, a servizio di utenze pubbliche e residenziali e oltre ai 12 siti comunali, la CER si potrebbe estendere anche a circa 4.290 famiglie. Con queste ipotesi, gli impianti produrrebbero ca. 5.211,22 MWh/a, si stima che la restante energia verrebbe condivisa e consumata virtualmente per il 13,5% dagli altri siti comunali e per il restante 86,5% verrebbe condivisa con le utenze residenziali. La Cer del Quartiere 5 eviterebbe circa 2.501 tonnellate di anidride carbonica ogni anno, pari all’azione compensativa di 20.842 alberi.

Cosa sono

Una comunità energetica consiste in un’associazione tra cittadini, attività commerciali, pubbliche amministrazioni locali e piccole/medie imprese che decidono di unire le proprie forze con l’obiettivo di produrre, scambiare e consumare energia da fonti rinnovabili su scala locale. E’ possibile partecipare come consumatori senza impianti (consumer) o come produttori con impianto proprio (prosumer), purché connessi alla rete elettrica attraverso la stessa cabina primaria di trasformazione da alta a media tensione. Una Cer è un soggetto giuridico autonomo che si basa sulla partecipazione aperta e volontaria degli iscritti. Non richiede la realizzazione di nuove infrastrutture di distribuzione ma solo di nuovi impianti di produzione di energia rinnovabile.

Benefici

Grazie ai meccanismi di incentivazione derivanti dall’energia prodotta e utilizzata, la comunità è in grado di produrre un “reddito energetico” da redistribuire, ovvero un surplus remunerativo proveniente dall’energia prodotta e un bonus derivante dall'autoconsumo. I risparmi energetici si traducono in cali dei consumi e dei costi in bolletta, a cui si aggiungono i meccanismi degli incentivi del Gestore del Servizio Elettrico.

Tra i vantaggi delle comunità energetiche c’è la diffusione delle rinnovabili (soprattutto fotovoltaico, ma non si preclude l’utilizzo di altre tecnologie, come geotermico, eolico, ecc) al posto delle fonti fossili. Questo implica una diminuzione delle emissioni nocive dei gas responsabili dell’effetto serra (anidride carbonica) e un beneficio diretto sugli ecosistemi ambientali e sul cambiamento climatico.

Le Cer possono inoltre stimolare l’aggregazione sociale sul territorio ed educare i cittadini a una cultura della sostenibilità promuovendo la diffusione di modelli di inclusione e collaborazione in grado di generare benefici per il territorio e per le persone che lo abitano e contribuendo a comportamenti virtuosi e in grado di contrastare la povertà energetica.

Come partecipare

Cittadini, enti, imprese, organizzazioni no profit e chiunque interessato a partecipare è invitato a compilare l'apposito modulo on-line, raggiungibile al seguente indirizzo: https://istanze.comune.fi.it/progetto-cer-anagrafica fino al giorno 19 gennaio 2024.

Per i soggetti interessati che necessitano di supporto nella compilazione dei moduli on-line è possibile rivolgersi agli uffici dello Sportello al cittadino - U.R.P. del Quartiere 4 e del Quartiere 5. Sul sito del Comune, oltre a trovare i moduli per fare domanda di partecipazione, è possibile verificare se la propria abitazione rientra nella zona che è coperta dalle cabine primarie interessate.

Prossimi passi

Una volta raccolte le manifestazioni di interesse il Comune, tramite il supporto di Sinloc, selezionerà i partecipanti sia valorizzando la miglior corrispondenza dei profili di consumo energetico rispetto alla produzione da fonti rinnovabili disponibili all'interno della Cer, sia in base a criteri socio-economici: sarà garantita all'interno della Cer una quota di soggetti (cittadini) che godono di bonus energia o sociali e la rappresentanza delle diverse categorie di partecipanti (per esempio commercianti, artigiani, residenziali, industrie).

Saranno quindi raccolte le adesioni formali e saranno scelte le forme giuridiche delle due Cer, che a quel punto potranno entrare in funzione, previa approvazione da parte del Governo dei decreti attuativi della normativa europea.

 

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