Consiglio comunale sulla violenza contro le donne, il PD boccia in commissione Politiche sociali e sanità mozione della Lega

Il capogruppo Bussolin: “La campagna elettorale è iniziata, e la sinistra sceglie di cominciare negando un’occasione di sensibilizzazione su questo tema così grave”

“Oggi in Commissione 4 (Politiche sociali e sanità), il PD ha votato contrario ad una mozione proposta dalla Lega finalizzata ad istituire un consiglio comunale volto a sensibilizzare istituzioni e scuole sulla lotta contro la violenza sulle donne. 
Il sentimento di rivalsa del PD su temi sociali come questo, che vedono comunque i reati afferenti crescere di numero nonostante le iniziative già poste in essere come il Codice Rosso, spingono la sinistra a votare contro per il semplice fatto di non essere stati loro i promotori, con un risultato finale di 4 voti favorevoli e 4 contrari. È assurdo che si tenti di dare patenti su questo tema parlando di "bandierine politiche", così come non ha senso contrapporre la violenza alle persone transgender a quella contro le donne, riportando in auge dibattiti come quelli avuti sul DDL Zan. Non è la prima volta che il PD nega alle opposizioni di destra un contributo sul tema: già due anni fa era stata respinta la mozione volta a sensibilizzare la cittadinanza sullo strumento del "Signal 4 Help", ulteriore segnale per le donne utile a denunciare maltrattamenti.
Ringrazio la Presidente di Commissione 4 che ha mantenuto comunque un punto di vista oggettivo, politico e non partitico, come dimostra il suo voto di astensione. La campagna elettorale è iniziata, e il PD sceglie di cominciare negando al tema della violenza sulle donne un ulteriore faro di sensibilizzazione”.

Lo dichiara il capogruppo della Lega Federico Bussolin, firmatario della mozione insieme al consigliere Luca Tani e alla consigliera Michela Monaco.

(fdr)

Segue il testo della mozione

MOZIONE n. 1171-22 Oggetto: “In merito all’istituzione di un Consiglio Comunale annuale sul tema della lotta alla violenza sulle donne

Proponente: Federico Bussolin, Luca Tani, Michela Monaco

Il Consiglio Comunale Visto,

Il Quattordicesimo Rapporto sulla violenza di genere in Toscana, realizzato attraverso l’analisi dei dati dei Centri e delle Reti Antiviolenza per l’anno 2022; Premesso che, Il 25 Novembre si celebra in tutto il mondo la Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne. La data fu individuata da un gruppo di donne attiviste riunitesi nell’Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi, tenutosi a Bogotà nel 1981 e, successivamente, l’Assemblea Generale dell’ONU ha poi ufficializzato la data; Il Viminale ha fatto emergere attraverso il dossier annuale come, tra il primo agosto 2021 e il 31 Luglio 2022, nel nostro paese siano state uccise 125 donne, in aumento rispetto allo scorso anno. Nella stessa fascia temporale sono state registrate anche 15.817 denunce per stalking, oltre a 1.300 ammonimenti del questore e 361 allontanamenti per il medesimo reato; Il tema del contrasto alla violenza di genere ha visto le istituzioni di ogni ordine e grado impegnarsi costantemente, al fine di accogliere appieno le indicazioni della Strategia nazionale per la parità di genere 2021-2026, ribadendo altresì un approccio comune e trasversale indispensabile per lo sviluppo valoriale e culturale del Paese;

Considerato che,

Negli ultimi anni, al fine di dare una risposta concreta al drammatico fenomeno del femminicidio in preoccupante ascesa, il Parlamento italiano ha introdotto la Legge 19 Luglio 2019 n.69 recante “Modifiche al codice penale, al codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere” denominata “Codice Rosso”, il cui testo include incisive disposizioni di diritto penale sostanziale, così come ulteriori di indole processuale; Sebbene il “Codice Rosso” individui molte novità nonché l’introduzione di quattro nuovi reati, l’efficacia dello stesso viene messa a repentaglio ogni volta che non viene rispettato il termine nel sentire la persona offesa di tre giorni dalla denuncia;  Al fine di tutelare l’incolumità della persona offesa ed evitare che le donne vittime di violenza si sentano abbandonate da chi le deve proteggere, è in corso di realizzazione l’introduzione di nuove e ulteriori misure che garantiscano piena ed immediata applicazione delle disposizioni del codice rosso, prevedendo conseguenze processuali in caso di ritardi od omissioni;

Evidenziato che,

Contrastare la violenza contro le donne richiede impegno costante e lungimirante, capace di esprimersi in sinergia con il versante penale, lavorando quindi nella scommessa delle nuove generazioni attraverso l’educazione, con lo scopo di cambiare la cultura di ogni ambiente che deve vedere il pieno accoglimento della libertà delle donne, sia nella sfera privata che pubblica; Il quattordicesimo rapporto sulla violenza di genere in Toscana sottolinea subito come sia importante ribadire con forza che la violenza contro le donne è un tema pubblico. Significa, oltre all’impegno per interventi sempre più efficaci ed appropriati, impegnarsi per “tendere all’emersione del fenomeno, anche nelle sue forme nascoste ma sempre più diffuse: molestie sessuali, bullismo di genere, cyber stalking, revenge porn, portando un contributo alle tematiche di politica e giustizia globale, ponendo al centro della riflessione i problemi dei diritti dei bambini e delle bambine, la questione ambientale e la vita delle generazioni future, e vedendo in questo una chance per portare i valori della cura e del prendersi cura al di fuori della sfera domestica, nella costruzione di un modo e di un mondo migliore da vivere” (pg.12). Il tema della violenza contro le donne pone l’attenzione anche sugli orfani cd. “speciali”, tutti quei bambini, bambine, adolescenti, adulte/i che perdono nello stesso momento la figura materna e paterna. Un tema che purtroppo vede, nella lettura del fenomeno, una letteratura esigua che, comunque, nel corso degli anni si sta sviluppando, al fine di fare luce sulla situazione degli “orfani speciali”. Attraverso queste ricerche e l’esposizione del tema si raccolgono non solo le tragiche situazioni dell’evento del femminicidio, ma anche le dinamiche antecedenti e successive che avevano vissuto i figli e le figlie delle vittime. Dal progetto denominato “Switch-off”, realizzato nel 2015, sono scaturite delle linee guida per operatrici ed operatori e sono state avanzate proposte trasformatesi poi in una proposta di legge approvata, la n.4 dell’11 Gennaio 2018 dal titolo “Modifiche al Codice Civile, al Codice Penale, al Codice di Procedura Penale e altre disposizioni in favore degli organi per crimini domestici”;

Ritenuto che,

Alla luce dei fenomeni sovra descritti diviene dirimente investire soprattutto anche nella prevenzione, risaltando i progetti educativi e culturali finalizzati a sensibilizzare e nel lungo periodo cambiare il modo di pensare delle persone. A questo scopo si ritiene necessaria una iniziativa pubblica culturale di ampio respiro, capace di sensibilizzare non solo i giovani ma la cittadinanza fiorentina; Il Consiglio Comunale di Firenze sebbene svolga un ruolo di indirizzo e controllo politico-amministrativo, ha dimostrato nel corso degli anni di essere un’istituzione strategica nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica su numerosi temi sociali; Preso atto che, Anche quest’anno il Comune di Firenze ha programmato numerosi eventi attinenti al tema della lotta alla violenza contro le donne, tra cui: - L’evento “A Passo di Donna”, una passeggiata che abbraccia la città partendo dai cinque quartieri e raggiungendo l’Arengario di Palazzo Vecchio dopo aver toccato le panchine rosse presenti sul territorio comunale; - Le iniziative nelle Biblioteche Comunali Fiorentine; - La Conferenza “Ipazia” nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio; Tutto ciò premesso e considerato,  

Invita il Presidente del Consiglio Comunale

Ad individuare, in prossimità della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, un giorno specifico nel quale istituire un Consiglio Comunale aperto, sul medesimo tema, da ripetersi nel corso di ogni anno, al fine di sensibilizzare la cittadinanza all’educazione e al rispetto della vita e della libertà della donna; A concordare la partecipazione al suddetto consiglio annuale con gli istituti scolastici presenti sul suolo comunale, gli studenti e le studentesse, i Centri e le Reti Antiviolenza nonché gli organi competenti, al fine di concretizzare l’attività di sensibilizzazione per le generazioni future; A condividere la partecipazione all’iniziativa ai Consigli di Quartiere, alla Città Metropolitana ed a Regione Toscana, coinvolgendo altresì i rappresentanti delle istituzioni nazionali ed europee di competenza, al fine di promuovere il ruolo delle istituzioni nel contrasto alla violenza di genere.

I Consiglieri Federico Bussolin Luca Tani Michela Monaco

 

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