“Riaprire Ztl, costruire nuovi parcheggi e rendere gratuiti subito quelli esistenti a ridosso del centro. Non è questo il momento dell’ecologismo ad ogni costo”
“Ci risiamo. Nonostante la situazione drammatica che stiamo vivendo, il sindaco Nardella resta quello del ‘lasciate l’auto a casa’. Come se il problema che dovremo fronteggiare dal 4 maggio fossero gli ingorghi. Magari fosse così, caro sindaco: saremmo nella normalità allora, perché gli ingorghi a Firenze, nonostante le tanto decantate tramvie, ci sono sempre stati. È arrivato il momento di dire basta all’ecologismo ad ogni costo e affrontare la realtà di questa emergenza”. Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai insieme al vice coordinatore provinciale Giampaolo Giannelli dopo le ultime dichiarazioni rilasciate alla stampa dal primo cittadino.
“Se l’auto privata è, in questo momento, il mezzo più sicuro per chi dovrà recarsi al lavoro nella fase 2, non si può pensare di scoraggiarne l’uso: ci sembra una posizione irresponsabile. Occorre invece riaprire la Ztl, come già hanno fatto i sindaci di Pisa e di Lucca, per esempio. E non ci dica, il sindaco, che chiederà a Firenze Parcheggi: si imponga sulla partecipata dal Comune e faccia rendere gratuiti da subito i parcheggi a ridosso del centro storico. Altrimenti la sua intenzione di riportare le aziende in centro dovrà spiegarci come intenda attuarla, forse con i lavoratori uniti in un gruppone di bici stile Giro d’Italia?” aggiungono Cellai e Giannelli.
“Questo è il momento giusto per costruire i parcheggi che mancano da sempre. Solo così si può pensare di riportare residenze e attività in centro, non certo con bici e car sharing. Chi prenderebbe volentieri un’auto usata da altri nella fase di convivenza col virus? E per quanto riguarda le bici: ben venga chi le usa, ma per farlo in sicurezza servono piste ciclabili ovunque, cosa che non ci pare sia avvenuta a Firenze nonostante decenni di proclami e inaugurazioni di un pezzetto qui e un altro là” sostengono ancora gli esponenti azzurrio, che concludono: “serve buon senso e praticità per affrontare questo periodo drammatico, non slogan ‘verdi’ e idee bislacche”. (fdr)