Cosimo Guccione nuovo Presidente del Consiglio comunale

Nella terza votazione il Consiglio comunale ha eletto Presidente dell’assemblea di Palazzo Vecchio Cosimo Guccione, 32 anni. Guccione, che nella consiliatura 2014-2019 era già stato consigliere comunale ricoprendo la carica di presidente della Commissione Istruzione, formazione e lavoro, nella passata legislatura, è stato assessore allo Sport, politiche giovanili, città della notte.

Questo il discorso d’insediamento del neo Presidente del Consiglio comunale:

"Care consigliere e consiglieri, cara Sindaca e membri della giunta è un onore e un’emozione grande, grandissima, poter presiedere quest’aula. Lo dico subito, sarò il Presidente di tutti maggioranza e minoranza, questo è il ruolo che mi affida lo statuto del Comune di Firenze ed intendo rispettarlo.
Inizieró questo mio breve intervento con alcuni, doverosi e sentiti ringraziamenti.

In primis alla mia comunità politica, il Partito Democratico per cui cito in rappresentanza il segretario cittadino Andrea Ceccarelli per avermi candidato e Nicola Armentano per aver fatto il mio nome per questo ruolo.

Un ringraziamento sentito poi a Luca Milani, mio predecessore, per lo straordinario lavoro svolto in questi anni e per la grande disponibilità a farsi carico di un progetto comune.
Da oggi, dopo esattamente 10 anni e un mese dal mio ingresso in quest'aula per la prima volta, era il 16 giugno 2024, e con l’esperienza maturata da consigliere prima e da assessore poi, servirò questa istituzione, il consiglio comunale di Firenze, con disciplina e onore come richiesto dalla nostra Costituzione per tutti coloro che ricoprono funzioni pubbliche.
E proprio partendo dalla nostra Costituzione che vorrei richiamare tutti quanti noi a degli impegni condivisi per i prossimi anni.
L'ultima tornata elettorale in tutta italia e per tutte le elezioni indette, che fossero europee o amministrative, ha riservato un dato che riguarda tutti gli schieramenti politici. Il dato dell'affluenza. Troppo basso per ciò che la nostra Costituzione definisce all'art. 48 un dovere civico. Troppo basso per la nostra Democrazia.
Dovremo provare, per quanto riguarda ovviamente il nostro territorio, ad individuare possibili soluzioni. Soluzioni che dovranno nascere da proposte che chiedero alle commissioni competenti di studiare per poter poi relazionare in aula.
Sicuramente il punto di partenza di questa discussione sarà la necessaria maggior partecipazione dei nostri concittadini e delle nostre concittadine alla vita pubblica della città. Una maggior partecipazione che dovrà prevedere nuove formule e nuovi obiettivi a partire, ad esempio, dalla proposta del nuovo regolamento sulla partecipazione che la scorsa consiliatura aveva predisposto, ma che poi non si è nusciti a approvare.
Partecipazione, che auspico possa aumentare anche in quest’aula, a partire dal pubblico presente in consiglio. Per questo insieme alle commissioni competenti e all'assessorato competente per materia intendo lavorare insieme all'ufficio di presidenza per promuovere la partecipazione di studentesse e studenti superiori e universitari ai nostri lavori. Avremo bisogno del giudizio costante anche severo se necessario, dei più giovani della nostra città per poter migliorare tutti quanti il nostro operato.

E proprio ai giovani poi vorrei che questo consiglio tomasse con forza a rivolgersi. Per questo, con i tempi che discuteremo in ufficio di presidenza proporrò l'inserimento della tematica politiche giovanili in una delle nostre commissioni permanenti. Allo stesso modo intendo proporre, riconoscendo che è un mio vecchio obiettivo (non raggiunto) nell’esperienza di assessore la costituzione di una consulta dei Giovani della nostra città, per ampliare, come citava prima il consigliere Palagi, lo straordinario lavoro fatto in questi anni dal consiglio dei ragazzi e delle ragazze di cui Luca Milani è stato promotore e protagonista.
Dobbiamo continuare, incessantemente, ad ascoltare le voci, le proposte e le preoccupazioni delle nuove generazioni. Anche di coloro che non sono nati nella nostra città, ma che qui vivono per motivi di studio o lavoro.
Partecipazione che dovrà coinvolgere necessariamente e sempre di più i consigli di quartiere, di cui saluto i 5 presidenti qui presenti, a cui auguro un buon lavoro. Il ruolo dei quartieri sarà sempre più fondamentale in questa consiliatura vista la sempre maggior richiesta di risposte prossime da parte della cittadinanza.
Dovremo lavorare tutti quanti, insieme, consiglio comunale, quartieri, maggioranza e minoranza, per fare in modo che le nostre istituzioni vengano vissute dalla nostra città come davvero rappresentative. Saremo allora capaci di incidere e definire, come organi di indirizzo, le politiche per la nostra città. Mi auguro che ognuno di noi svolga il proprio ruolo di consigliere e consigliera tenendo conto della grandezza storica e culturale di Firenze. Città che, non dimentichiamoci, parla al mondo e dal mondo è osservata al pari di una capitale.
Proprio perché parliamo al mondo è necessario tenere in considerazione il contesto internazionale in cui questa consiliatura si apre: un'emergenza climatica sempre più pressante alla quale da troppo tempo dobbiamo dare una risposta efficace e concreta.
Ucraina, Palestina e tanti conflitti armati che stanno devastando il presente e il futuro di intere società e popolazioni, minacciando la pace e l'equilibrio internazionale. Conflitti davanti ai quali abbiamo il dovere di prendere una chiara posizione.
Fenomeni che incidono e intensificano le disuguaglianze: economiche, sociali, climatiche e colpendo una platea sempre più larga di persone a tutti i livelli.
Un contesto globale contemporaneo caratterizzato da una complessità di sfide interconnesse che richiedono da parte delle amministrazioni pubbliche un approccio strategico, con capacità di pianificazione e rinnovate forme di governance che coinvolgano sforzi collaborativi e nuove forme di partecipazione.

In questa giornata, a Strasburgo, si tiene anche l'insediamento del Parlamento Europeo che ha da poche ore rieletto Roberta Metsola al ruolo di Presidente, a lei e tutti gli europarlamentari italiani e non, arrivi il saluto della nostra assemblea.
Il ruolo dell'Unione Europea nel rispondere alle sfide globali complesse prima citate è determinante, come del resto per le politiche di sviluppo locale e l'implementazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.
La nostra città, con lo stato dell'unione che si svolge da molti anni qui e per la sua storia, e sempre protagonista e dovrà continuare ad esserlo anche in ambiti europei anche facendo tesoro di quanto ci ha lasciato David Sassoli.
Questa consiliatura che si concluderà nel 2029, sarà l'ultima completa prima del 2030 e dell'agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite. Il raggiungimento dei 17 obiettivi, suddivisi in 169 traguardi é ancora troppo lontano.
Gli Obiettivi per lo Sviluppo sostenibile rappresentano obiettivi comuni sottoscritti dai 193 paesi membri dell'ONU su un insieme di questioni importanti per lo sviluppo: la lotta alla povertà, il contrasto al cambiamento climatico, città e comunità sostenibili, lavoro dignitoso e crescita economica, parità di genere per citarne alcuni.
Questi sono definiti 'Obiettivi comuni e significa che essi riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui: nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo sulla strada della sostenibilità.
Sarà nostro compito concorrere a questi obiettivi, per questo motivo chiedo a tutti voi consiglieri e consigliere ove possibile di indicare nei vostri atti, siano esse mozioni, risoluzioni o ordini del giorno di quale obiettivo od obiettivi il vostro atto tende a raggiungere.
Siamo parte del cambiamento del mondo. Dobbiamo essere consapevoli di essere parte del cambiamento, della necessità di fare sempre la nostra parte nell'interesse della collettività. Questi valori sono certo ci muoveranno nei prossimi anni. Valori che mi fa piacere ricordare oggi, nella giornata del nostro insediamento.
A maggior ragione mi fa piacere farlo a poco meno di un mese dall'11 agosto, data nelle quale quest'anno ricorderemo gli ottanta anni dalla liberazione della nostra città.
E parlando dell'11 agosto, non posso che riservare un pensiero commosso a Silvano Sarti, il partigiano Pillo. Uomo che è stato per me, nel mio percorso politico, fonte di stimolo, incoraggiamento e ispirazione. Per questo motivo, appena possibile, insieme all’ufficio di presidenza andrò a deporre un fiore alla tomba di Silvano. Glielo devo.

E adesso, a tutti noi consigliere e consiglieri, alla nostra prima cittadina Sara Funaro, alla sua giunta. Buon Lavoro!". (s.spa.)

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