Intervento del capogruppo Pd a Palazzo Vecchio. Il nuovo protocollo della Federazione medico sportiva italiana è ancora in attesa di approvazione da parte degli organi competenti
“Aggiornare il protocollo ‘Return to Play, alleggerire la burocrazia per il ritorno all’idoneità post Covid di tutti gli atleti, ridurre le tempistiche vigenti, in particolare per soggetti che sono stati asintomatici e che hanno completato ciclo vaccinale, facendo emergere l’importanza della valutazione del medico rispetto alle singole situazioni che spesso non possono essere standardizzate in rigidi schemi”. A dirlo è il capogruppo Pd a Palazzo Vecchio Nicola Armentano, rispetto al rientro dell’attività sportiva degli atleti che hanno contratto il Covid-19. Il protocollo è stato modificato dalla FMSI, federazione medici sportivi, ma è ancora in attesa di approvazione da parte degli organi competenti. “Al momento non è cambiato nulla rispetto ad un documento ministeriale per gli atleti dilettanti guariti dal Covid, redatto un anno fa. - spiega Armentano - E da un anno ad oggi molto sappiamo di più e molto è cambiato nella realtà della pandemia. Fortunatamente abbiamo i vaccini e tanti positivi, soprattutto tra i giovani vaccinati, sono privi di sintomi o con sintomatologia scarsa. Ad oggi ancora servono almeno 30 giorni di convalescenza prima di poter riottenere l’idoneità agonistica per tutti gli sport salvo quelli di élite o professionisti”. “Obiettivo sarebbe intanto parificare le condizioni di rientro per tutti gli atleti e poi approdare a regole più flessibili che tengano di conto dello stato di salute dei soggetti coinvolti, della loro età, del decorso della patologia e, ovviamente, della situazione vaccinale. - continua Armentano - Si tratta di lavorare a un ulteriore tassello di quella semplificazione che ormai è necessaria in un momento come questo e a vari livelli, compreso quello dello sport. Abbiamo sempre sostenuto come Pd la necessità di tenere alta l’attenzione sulla pandemia, di osservare tutte le regole e le precauzioni opportune e, in particolar modo, di spingere l’acceleratore sulla campagna vaccinale. I vaccini sono fondamentali e lo hanno dimostrato, sono efficaci e utili nel proteggere dalla malattia grave. Il nostro, quindi, è un appello a mantenere alto il senso di responsabilità ma anche a trovare modalità adatte a rendere la vita più facile alle persone, pensiamo a tutte quelle che hanno contratto il virus in maniera lieve o del tutto asintomatica e devono quindi poter tornare alla normalità in modo più rapido e agevole. Le modifiche in attesa di via libera sono un punto di equilibrio ragionevole per il momento attuale, per questo auspichiamo possano concretizzarsi quanto prima. È anche necessario equiparare tutti gli atleti per consentire a tutti le stesse opportunità e dare un ruolo primario alla decisione del medico competente, che può quindi valutare le situazioni dei singoli sportivi in tutte le loro specificità. Non dobbiamo dimenticare che i benefici dello sport sono riconosciuti a ogni livello, per bambini e ragazzi rappresenta una straordinaria leva di crescita e formazione, a ogni età ha innegabili vantaggi sulla salute, nella prevenzione di disturbi legati a fenomeni cognitivi e degenerativi, patologie cardiovascolari e respiratorie”. “Il contrasto al Covid-19 deve continuare a vederci lavorare pancia a terra ma accanto a questo impegno dobbiamo saper mettere in campo adeguate misure di semplificazione e sburocratizzazione nella vita delle persone”, conclude Armentano.
(sa. ca.)