“Nel 70° anniversario della dichiarazione dei diritti dell’uomo – sottolinea la consigliera de La Firenze Viva Cristina Scaletti – si preferisce mantenere le centraline di ricarica elettrica e spostare un parcheggio per disabili.
E costringere quindi una persona gravemente invalida, per cui due metri sono un’immensità, a vedersi negata la possibilità di avere il suo posto auto sotto casa.
L’amministrazione – aggiunge Cristina Scaletti – risponde che il giusto posizionamento in quella via di una colonnina per la ricarica dei mezzi elettrici imponevano questa scelta. Nessuna risposta possibilista da parte dell’assessore in una situazione che si configura come una discriminazione indiretta, ma solo la riproposizione di una gerarchia inaccettabile soprattutto per un’istituzione: prima vengono le esigenze di un corretto posizionamento di una colonnina per la ricarica, poi la dignità delle persone con grave handicap. Con buona pace dei diritti – conclude Cristina Scaletti – e di una città che dovrebbe essere accessibile”. (s.spa.)