Dall'Albania su un Porsche Cayenne con targhe false e nuova identità, denunciato dalla Polizia Municipale

Ha preso il cognome della moglie per nascondere i suoi precedenti penali e viaggiava con documenti falsi

Due denunce, multe per oltre 1.600 euro e il sequestro di un Porsche Cayenne. È questo l'esito di un controllo effettuato ieri in via Baracca dalla Polizia Municipale. Intorno alle.14.30 gli agenti del distaccamento di Rifredihanno fermato un Porsche Cayenne con targa albanese. A bordo  due cittadini albanesi che alla richiesta dei documenti hanno mostrato agli agenti passaporti albanesi e patente internazionale albanese. Gli uomini hanno dichiarato  di aver preso l'auto a noleggio in Albania per fare un giro turistico in Italia e infatti a bordo avevano diversi bagagli. Queste spiegazioni non hanno convinto gli agenti che hanno effettuato ulteriori controlli: dalla verifica del telaio è risultato che l'auto era in realtà immatricolata in Italia e sottoposta a fermo amministrativo. Sospetta anche la veridicità della patente internazionale del conducente, non supportata da quella albanese come prescritto. I controlli sono quindi continuati presso la sede del reparto di Rifredi ed è emerso che la carta di circolazione della Porsche era contraffatta. Gli uomini hanno riferito agli agenti di essere muratori, di aver noleggiato l'auto per 6.000 euro e di essere arrivati a Firenze per ripendere dei soldi dal cugino del conducente. E che poi sarebbero tornato stamani in Albania con l'aereo lasciando l'auto a Firenze in custodia a un non meglio dichiarato parente. Da un controllo al terminale di Polizia non sono risultati precedenti a carico dei due ma il loro comportamento continuava a destare i sospetti degli agenti che hanno deciso di rivolgersi direttamente alle forze dell'ordine albanesi (lo zio di un ex vigile è ispettore di polizia a Tirana). In questo modo è emerso che il  conducente aveva preso di recente il cognome della moglie (una procedura possibile in Albania una volta nella vita). Risalendo al cognome originario della famiglia del conducente è risultato che quest era stato 5 volte in carcere e a suo carico aveva anche un mandato di cattura per traffico internazionale di stupefacenti. È quindi scattato il fermo per  identificazione mentre il veicolo è stato sottoposto a un attento controllo con la collaborazione di unità cinofila della Guardia di Finanza senza esito. Il  conducente è stato quindi denunciato  per uso di atto falso e ricettazione dei documenti di guida e di circolazione. A suo carico anche oltre 1.600 euro di multe. In dettaglio 777 euro per la circolazione di un veicolo sottoposto a fermo e 849 euro per mancanza di assicurazione. A queste si sono aggiunti il verbale per la circolazione di un veicolo con targa non propria (violazione non oblabile con sanzione accessoria del fermo per tre mesi). L'auto è stata sequestrata per mancanza di assicurazione. Secondo la Polizia Municipale tutto questo sarebbe stato solo un escamotage per evitare il blocco alla vendita previsto nel caso di fermo amministrativo. L'intestatario del veicolo è infatti un albanese residente  in provincia di Rimini. Plausibilmente è andato in Albania con il veicolo con targhe, ha venduto l'auto che è stata  reimmatricolata con targhe albanesi ma senza aver fatto la cessazione con quelle italiane: con il fermo il Pra blocca qualsiasi atto di trasferimento e vendita. (mf)

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