“Ci risiamo. I lavoratori e lavoratrici del Comune di Firenze usati come strumento per far risparmiare all’Amministrazione oltre 400.000 euro l’anno di bollette. E poco importa se così facendo viene meno il principio cardine del lavoro agile, quello della conciliazione tra vita personale e lavorativa” così i consiglieri De Blasi e Masi.
“Nel Consiglio Comunale di oggi sia il nostro gruppo che quello di Fratelli d’Italia hanno sollecitato l’assessora al personale Giuliani circa l’imposizione per tutto il personale dell’ente del venerdì come giornata di smart working, a far data dal mese di novembre”. “Sia chiaro, noi non siamo contrari al risparmio energetico tant’è che abbiamo più volte chiesto conto all’Amministrazione sul caro bollette”.
“In questo caso, però, il sindaco Nardella ha reso noto a mezzo stampa la decisione dell’ente di imporre il venerdì senza informare prima né i sindacati né i lavoratori e le lavoratrici”. “Abbiamo quindi chiesto oggi all’assessora di informare il personale sulle sedi di lavoro che saranno chiuse il venerdì, su quali saranno i luoghi in cui verranno attivate le postazioni di coworking e quali saranno le modalità di accesso a quest’ultime” prosegue De Blasi.
“Inoltre abbiamo sollevato la questione di coloro che non aderiranno all’imposizione del venerdì come giorno di lavoro agile: ad oggi nessuno sa cosa succederà loro in caso di rifiuto”. “Le risposte pervenute hanno fatto riferimento genericamente alla messa a disposizione di biblioteche e urp quali sedi di coworking ma sul resto silenzio assoluto”. “Questo significa che i dipendenti dovranno firmare un accordo al buio, senza la chiarezza e la trasparenza necessarie per decidere in serenità”.
“Mercoledì si svolgerà un incontro tra l’Amministrazione e i sindacati per dibattere sul tema: auspichiamo che sia l’occasione per un confronto costruttivo e per rivedere le criticità emerse sinora” concludono i pentastellati. (fdr)