“Una cosa è certa: oggi sappiamo da che parte sta sul tema dei migranti irregolari il nostro sindaco, ma ancora per poco”
“Il sindaco Nardella si unisce alla cordata dei ‘sindaci ribelli’ che minacciano di voler boicottare una legge dello Stato, il decreto sicurezza, sul tema dei migranti irregolari. La sfumatura nardelliana, rispetto ad altri, è quella di radunare gli avvocati per studiare un possibile ricorso alla Corte Costituzionale. Dal punto di vista politico, è un dato molto chiaro: oggi sappiamo con chi sta, Nardella, su questo tema. Ma ciò che il sindaco dovrebbe spiegare ai cittadini che ha amministrato in questi cinque anni è che fine abbia fatto il Centro per il rimpatrio che solo lo scorso agosto dichiarava essere indispensabile per Firenze e provincia”. Lo dichiara il capogruppo di Forza Italia Jacopo Cellai.
“Appena lo scorso agosto, il primo cittadino PD diceva che c’erano 231 migranti che, respinti dai centri di accoglienza perché senza titolo per soggiornarvi, erano diventati ‘fantasmi’. Oggi spara una cifra molto diversa: 900, tra Firenze e provincia, che verrebbero spediti in strada per effetto del decreto. Su che basi Nardella afferma questo? Ha delle direttive della Prefettura? Ha dei dati che noi non abbiamo? E se sì, venga in Consiglio comunale e ce li mostri, altrimenti siamo nel campo della pura propaganda della sinistra alla De Magistris, Orlando e compagnia cantante” aggiunge il capogruppo azzurro.
“Ci si può dividere politicamente, certo, sulle maglie dell’accoglienza, ma non si può fare allarmismo col solo scopo di attaccare un ministro o una legge sgraditi – conclude Cellai –. La realtà dei fatti ci dice che senza un centro sul nostro territorio, i problemi legati alle migrazioni resteranno, ed è tutto da dimostrare che gli effetti della legge siano quelli descritti da Nardella e gli altri sindaci ‘rossi’. Non ci risulta che la legge sia retroattiva, quindi come può affermare oggi che un migliaio di persone si troverebbero da domani su una strada? Nardella sia serio, e intervenga sul presidente della Regione per realizzare il centro per il rimpatrio. Sarà sempre troppo tardi, ma almeno i fiorentini potranno ricordarlo dopo il prossimo maggio per almeno una cosa buona fatta quando ancora era sindaco”. (fdr)