Ringraziamo per l’impegno ed il sostegno pubblico il presidente onorario dell’associazione Italia-Israele di Firenze Valentino Baldacci e il Console Onorario di Israele Marco Carrai
“Il Consiglio comunale ha approvato, finalmente, proprio alla vigilia della Giornata della Memoria – sottolinea il vice presidente del Consiglio comunale e consigliere del gruppo centro Emanuele Cocollini – la mozione da me proposta che invitava l’amministrazione ad adottare la definizione di antisemitismo elaborata dall’IHRA (International Holocaust Remembrance Alliance) come segno concreto di rifiuto e di condanna di qualunque atteggiamento e comportamento di stampo antisemita, a fronte di atti di ispirazione antisemita più volte ripetutisi nella Regione e nella città di Firenze”.
“Sottolineiamo – proseguono i consiglieri del Gruppo Centro Cocollini, Bocci e Montelatici – che il gruppo del Partito Democratico, oltre che quello della Lista Nardella, grazie all’importante lavoro di mediazione del capogruppo Nicola Armentano, abbia deciso di votare a favore. Una decisione che accogliamo con favore, in linea con le ultime dichiarazioni del Sindaco Nardella e che ribalta quanto fatto nella precedente votazione”.
“L’adozione della definizione di antisemitismo formulata dall’IHRA era già stata fatta propria dal nostro Governo nonché della Commissione parlamentare contro l’antisemitismo. Quella approvata dal Consiglio comunale di Firenze è una mozione dall’alto valore simbolico che punta a rafforzare la battaglia culturale contro un risorgente antisemitismo, di cui abbiamo avuto dolorosa ulteriore riprova anche in occasione della vergognosa campagna pubblicitaria promossa dalla rete Firenze per la Palestina. È importante ribadire – prosegue Cocollini – che non si può stare dalla parte di Israele solo quando conviene. Non si può perché l’antisemitismo, anche nella sua più moderna forma di antisionismo, tocca le coscienze di molte persone e non può prevedere nessuna ipocrisia o infingimento. Speculare su questo tema per raccattare qualche voto a destra e a manca insomma è una indecenza che non può essere sottaciuta”.
“L’antisemitismo – si legge nella dichiarazione dell’IHRA – è una certa percezione degli ebrei che può essere espressa come odio nei loro confronti. Le manifestazioni retoriche e fisiche di antisemitismo sono dirette verso le persone ebree, o non ebree, e/o la loro proprietà, le istituzioni delle comunità ebraiche e i loro luoghi di culto”. Per orientare l’operato dell’IHRA, i seguenti esempi possono essere illustrativi: le manifestazioni possono comprendere attacchi contro lo Stato di Israele, concepito come collettività ebraica. Tuttavia, le critiche mosse a Israele, simili a quelle nei confronti di qualsiasi altro paese, non possono essere considerate antisemitismo.
L’antisemitismo di frequente accusa gli ebrei di cospirare ai danni dell’umanità ed è spesso utilizzato per accusare gli ebrei del fatto che “le cose vanno male”. Esso è espresso in termini di discorso, pubblicazioni, forma visiva e azioni, e utilizza stereotipi sinistri e tratti negativi del carattere. I seguenti sono esempi contemporanei di antisemitismo nella vita pubblica, nei media, nelle scuole, sul luogo di lavoro e nella sfera religiosa.
Con questa mozione – conclude il vice presidente del Consiglio comunale ed esponente del Gruppo Centro Emanuele Cocollini – si invita il sindaco e la giunta ad adottare formale provvedimento di adozione della definizione di antisemitismo elaborata dall’ IHRA (International Holocaust Remembrance Alliance) quale segnale concreto di rifiuto e di condanna di qualunque atteggiamento e comportamento di stampo antisemita”. (s.spa.)