Freno a nuovi dehors in centro e concessioni di suolo pubblico più lunghe. Sono alcune delle misure contenute nelle modifiche al regolamento per le occupazioni di suolo pubblico per ristoro all’aperto che ha avuto oggi il via libera del Consiglio comunale, dopo l’ok della giunta del 29 dicembre scorso su proposta dell’assessore allo Sviluppo economico. Il regolamento viene varato in prossimità della scadenza di tutte le concessioni esistenti (prevista per il prossimo 14 marzo 2018) e disciplina le occupazioni di spazi e aree pubbliche per ristoro all'aperto, i limiti di superficie e le condizioni di utilizzo dei dehors. Nel dettaglio, i dehors non potranno superare il tetto complessivo di 14mila metri quadri in area Unesco e 6mila fuori dall’area Unesco, mentre la durata delle concessioni si allungherà passando da tre a cinque anni. Una scelta motivata dal cambiamento delle condizioni di occupazione del suolo pubblico rispetto al 2011, quando il piano fu negoziato per la prima volta con la Soprintendenza: all’epoca i metri quadri occupati dai dehors erano 3mila, oggi siamo a 13.800. Un’occupazione divenuta impattante rispetto al tessuto urbano e al patrimonio culturale che è andata di pari passo con l'aumento delle aperture di bar e ristoranti a seguito della liberalizzazione del 2012.
Secondo l’assessore allo Sviluppo economico l’allungamento della durata delle concessioni è un risultato importante perché consente di dare maggiori prospettive agli esercenti che sapranno di poter ‘contare’ sui propri dehors per altri cinque anni. Un periodo pari a quello del protocollo sottoscritto con la Soprintendenza. Confermato il limite massimo di 14mila mq di suolo pubblico concedibile in area Unesco, già quasi raggiunto. Non cresceranno quindi più le occupazioni per dehors nel centro storico, dove del resto sono già state bloccate le nuove aperture di attività di somministrazione. Nelle nuove assegnazioni avrà priorità chi è già titolare di una concessione. Nel complesso viene mantenuto un equilibrio tra due aspetti: da un lato il decoro della città, mettendo uno stop alla proliferazione dei dehors e definendo le tipologie più adatte; dall’altro, per tutelare il valore di queste strutture, non solo dal punto di vista economico e della creazione di posti di lavoro, ma anche come luoghi di socialità e presidi per strade e piazze.
Tra le novità, la possibilità di inserire all'interno dei dehors addobbi floreali (che potranno essere autorizzati su richiesta); la riduzione della possibilità di tavoli e sedie sui marciapiedi; la possibilità di installare corpi rinfrescanti e nuove previsioni per il riscaldamento.
Riequilibrata anche la disciplina delle sanzioni: con il precedente regolamento pagava di più chi aveva la concessione ma ‘sgarrava’ per un fiore o una sedia in più rispetto a chi era totalmente abusivo. D’ora in poi, per i titolari dei dehors regolarmente autorizzati che commettono infrazioni è prevista una sanzione pecuniaria (viene eliminata la sanzione della sospensione di sette giorni dall’uso del dehor) e, dopo la seconda sanzione nell'anno solare, la decadenza dalla concessione. Mentre per gli abusivi è prevista una sanzione pecuniaria elevata al massimo (500 euro) e la possibilità di chiusura dell'attività per un periodo non inferiore a cinque giorni. (sc)