“Ha sconvolto l’opinione pubblica nazionale l’atto suicida dell’imprenditore di Cercola, nel napoletano. Il drammatico atto di Antonio Nogara, suggellato da due lettere inviate a moglie e figlia – spiega il vice presidente del Consiglio comunale Emanuele Coccolini – apre una profonda riflessione. L’imprenditore si è ucciso perché aveva paura di non riuscire a riaprire l’azienda. Telefonava ogni giorno ai propri dipendenti ed anche se l’impresa di famiglia non era in crisi, aveva dovuto adeguarsi alle regole di questi mesi ed Antonio era sempre più angosciato anche perché aveva incontrato in passato quel male spesso inafferrabile che è la depressione. Una vittima indiretta del Covid-19 che ha subito questa pandemia e quel senso di paura che è sorto in tanti italiani. Una paura ed un senso di abbandono che lo ha portato ad un gesto estremo che adesso pone a tutti delle domande alle quali, come istituzioni, dobbiamo rispondere. Sono convinto sia giusto, almeno in questo momento, commemorarlo. Per questo – conclude il vice presidente del Consiglio comunale Emanuele Cocollini – ho intenzione di proporre di osservare un minuto di raccoglimento nella prossima seduta del Consiglio comunale, in calendario lunedì 11 maggio, per ricordare un uomo sensibile, un imprenditore del sud che, purtroppo, come tanti nostri concittadini, si è sentito solo davanti alla crisi e che è ha scelto una via drammatica per dire addio alla vita”. (s.spa.)