“Invece di fornire elementi chiari su servizi, costi e ritardi, si rivendica di blindare uno spazio chiuso”
Queste le dichiarazioni di Dmitrij Palagi di Sinistra Progetto Comune e di Thomas Maerten di Sinistra Progetto Comune Quartiere 5
“Ieri sono partiti i lavori di sgombero dell’ex Meccanotessile, alla vigilia delle commissioni riunite stamani in Palazzo Vecchio per parlare di un atto di Fratelli d'Italia che in parte chiedeva cose fatte dalla Giunta, a dimostrare una sintonia tra maggioranza e destre che ci preoccupa.
A proposito di cronoprogrammi: a novembre 2023 ci veniva detto che la ludoteca sarebbe stata completata entro fine 2024. Oggi l'Assessore Danti ha parlato di problemi con parte delle ditte (o una di loro) che fanno parte del consorzio assegnatario: se entro la fine di aprile non ci saranno garanzie, si procederà a un cambio e l'obiettivo è vedere qualcosa di realizzato nel 2026. Entro fine del prossimo anno dovrebbero arrivare gli appartamenti dell'housing sociale, ludoteca e spazio giovani.
I costi degli interventi avviati ieri dovrebbero essere di circa 130/150.000 €, di cui solo 30.000 € per la bonifica e il resto per la chiusura degli spazi. Giusto per capire quanto una misura pesi più dell'altra. La copertura economica sta dentro il progetto dell'housing sociale e più avanti si vedrà se mancano delle risorse e come verranno reperite, immaginiamo.
Sul piano sociale: nessuna persona è stata preso in carico ieri. Quante persone siano state identificate lo sapremo quando arriverà la relazione del reparto antidegrado della Polizia Municipale.
Il problema degli spazi abbandonati si può risolvere in più modi: si può evitare di crearli, costruire percorsi tesi a farli rivivere con celerità, favorire esperienze di autorganizzazione laddove non ci sia capacità del pubblico di intervenire (evitando svendite e privatizzazioni di spazi della Città).
In quella zona servono servizi e progettualità. C'è una forte domanda, diffusa e articolata, plurale nelle diverse richieste che arrivano, a partire da chi vive in prossimità dell’area.
Si parla di mettere in sicurezza la struttura, ma occorre concretezza: lì si chiude tutto per renderlo uno spazio "sicuramente" vuoto e inaccessibile. Possono dire che è una cosa di sinistra, ma è una sconfitta politica, subalterna a chi sa solo indicare il degrado, senza immaginare soluzioni. Anche perché lo stesso Assessore ha riconosciuto che parte dei problemi rischia semplicemente di spostarsi poco più in là (ed è assurda la polemica delle destre che hanno letto in questo un invito all'occupazione). Se è vero che i problemi di sicurezza nascono più da chi occasionalmente svolge attività presso gli spazi vuoti, rispetto a chi li usa per dormirci, rischiamo di dover commentare presto notizie non diverse da quelle del recente passato. Anche perché sarebbe fondamentale fornire percorsi di aggregazione e servizi alle generazioni più giovani, segnate da un aumento di denunce e disagi soprattutto dopo la pandemia SARS-CoV-2.
Non ci è stata data nessuna risposta sulla possibilità di accogliere un progetto diverso da quello dell'Università (che ancora non è niente di più di una generica manifestazione di interesse), nonostante l’interesse di movimenti e percorsi di partecipazione”. (s.spa.)