“Il 24 aprile 2019 una cinquantina di ragazze tra i 14 ed i 20 anni, provenienti da tutta Italia, si sono date appuntamento a Firenze. Le ragazze – spiega il presidente della Commissione cultura e sport Fabio Giorgetti – in mano avevano dei palloncini viola ed erano vestite con una t-shirt bianca con sopra scritto “La rinascita delle farfalle” ed una regista romana, Maruska Albertazzi, le ha seguite passo dopo passo ed è nato il documentario “Hangry butterflies” #la rinascitadellefarfalle che oggi è andato in onda su RAI 3 alle 16.05 in anteprima che il fenomeno dei disturbi alimentari di cui soffrono, in Italia, 2,3 milioni di adolescenti.
È un modo per porre la luce su un tema difficile, soprattutto in questo periodo, in cui gli adolescenti hanno tanti momenti di solitudine e malessere perché a causa della pandemia sono stati privati del contatto con i propri cari e con i propri amici. I disturbi alimentari sono un pericolo per i nostri bambini e per i nostri ragazzi anche più piccoli perché recenti studi dimostrano che l’età dei ragazzi colpiti si è abbassata tantissimo tra chi mostra i primi sintomi di disturbi alimentari. È una malattia invisibile di cui la maggior parte delle persone non si accorge nemmeno. A volte gli adolescenti nascondo dietro un modo di fare sport eccessivo il loro disagio e la loro problematica mentre la liberazione delle endorfine e lo spirito di gruppo nascono con altre priorità. È da notare che i social, attraverso una comunità di Instagram, ha messo in relazione gli adolescenti che hanno questa problematica. I social spesso generano una dipendenza ma in questo caso aiutano a superare queste difficoltà con intento di condivisione e di paura di un percorso che ha il cibo come oggetto centrale. È sempre troppo tardi quando questi disturbi alimentari vengono trattati dal punto di vista medico perché i disturbi alimentari sono sempre la “punta di un iceberg” di un disturbo che ha radici profonde.
La capacità distruttiva di questo nemico invisibile è quasi sempre sottovalutato occorre, invece – conclude il presidente della Commissione cultura e sport Fabio Giorgetti – che venga considerato molto di più anche perché ha una matrice profonda e riguarda quasi esclusivamente il sesso femminile.
L’unico strumento a disposizione è l’amore verso i propri figli e la nostra capacità di ascolto”. (s.spa.)