Questo è l’intervento del della Presidente Commissione ambiente, vivibilità urbana e mobilità Fabrizio Ricci nel Consiglio comunale di oggi
Ciclicamente sulla stampa cittadina, quasi a cadenza regolare, appaiono articoli che richiedono interventi radicali per lo stato di degrado in cui grava la zona di San Jacopino. In questa settimana si è arrivati addirittura a chiedere, una “cabina di regia” che consenta di coordinare tutti gli sforzi in funzione antidegrado e contrasto alla delinquenza. Una task force anticrisi, insomma. Giovedì scorso un gruppo di cittadini e di commercianti sono scesi in strada per dire basta a questa situazione di allarme.
San Jacopino non è il Bronx. Non tutto va bene. Certamente ci sono delle criticità ma non sono maggiori di altre zone della città, anzi……
Negli ultimi mesi si è riscontrato un forte contrasto alla criminalità con pattugliamenti e postazioni fisse nel fine settimana. Sono state chiuse attività illegali. Ritirate alcune patenti ed elevate multe. Sono state istallate, ormai da qualche mese, telecamere di sorveglianza h. 24 in piazza e davanti ad alcuni cassonetti.
Da quando poi è stata istallata al centro della piazza la statua di Fiorenza del maestro Talani, chi vive la piazza sa che è rinato un orgoglio di rione che era certamente sopito. Dopo la morte del maestro per due settimane sono addirittura comparsi mazzi di fiori ai piedi della statua. Non di rado capita di vedere persone che si fanno i selfie con Fiorenza.
E’ nato qui uno dei più importanti modelli di cooperazione fra amministrazione comunale e cittadini. Il giardino di via Maragliano è gestito dall’associazione Giardino di San Jacopino che apre e chiude giornalmente e che organizza durante l’anno moltissimi incontri di socializzazione e di integrazione per i cittadini e per i tanti stranieri residenti nella zona. Segnalo l’iniziativa “mangia come parli” che viene fatta 3/4 volte l’anno e che richiama centinaia di persone, vero modello di integrazione fra culture diverse.
La piazza è illuminata molto bene con tantissime luci a led. Non ci sono zone d’ombra.
Dopo il rifacimento della piazza è nata una associazione che ha riscoperto l’antico “piccolo cammino di Sant’Jacopo” che, attraversando la vecchia via Polverosa, passando da Novoli, arriva a Pistoia per omaggiare la reliquia di San Giacomo.
Senza contare la presenza e l’importanza di una grande scuola di ballo e della Banda La Polverosa fatta di alunni ed ex alunni della scuola media Giuseppe Verdi. Quest’anno è stato celebrato il ventennale della banda che ha avuto nel tempo grandi estimatori come ad esempio il maestro Zubin Metha.
Lascio per ultimo il centro commerciale naturale Rione San Jacopino fatto da una cinquantina di negozi che sono il cuore vivo e pulsante del rione e che consentono un presidio del territorio attraverso negozi di vicinato ormai così rari nella nostra città.
Ma allora San Jacopino è il paradiso in terra? Certamente no! I problemi ci sono: chi delinque c’è anche qui. Il problema dell’inciviltà di chi getta via i rifiuti al cassonetto è ben presente.
Qualche ubriaco notturno c’è anche qui ed essendo residenti un gran numero di stranieri in via Maragliano spesso i rapporti sono complicati.
Ma non stiamo al gioco di chi, continuando ad esasperare gli animi, fa passare la zona di San Jacopino come la più malfamata della città. Perché non è davvero così.
Provate a passare in queste sere d’estate un dopocena in piazza. Troverete sedute accoglienti, capannelli di persone e bar aperti. Nessun allarme quindi. Né di più, anzi di meno del resto della città.
(s.spa.)