Durante la seduta di ieri il Consiglio di Quartiere 1 ha approvato all'unanimità una mozione, inizialmente proposta dai consiglieri di Sinistra Italiane e MDP e poi condivisa anche dalla Maggioranza, sul progetto di riqualificazione della Manifattura Tabacchi e sulle sue possibili criticità. La mozione prende in esame la suddetta operazione a 360 gradi, soffermandosi su tutti gli aspetti più importanti per la vita della popolazione che risiede nella zona e non solo, dalla futura ubicazione del Nido ai richiesti spazi culturali, dai posti auto alla viabilità, dallo standard di permeabilità del suolo alla costanza del patrimonio arboreo, dal cronoprogramma dei lavori alle eventuali conseguenze urbanistiche ed idrogeologiche del prospettato abbassamento a raso del passaggio ferroviario.
“Considerato che tale intervento, con un investimento netto previsto di quasi 250 milioni di euro, è destinato ad avere un notevole impatto futuro non solo sul rione ma sulla città tutta ed insiste su un'area già oggetto di molti altri cambiamenti (Leopolda, Metro e sfondamento di via Paisiello, Officine grandi Riparazioni), è a nostro parere fondamentale che le Istituzioni -Quartiere e Comune in primis- vigilino attentamente durante tutto il processo, dalla progettazione alla realizzazione, in modo da monitorare tutte le problematiche che si potranno di volta in volta porre e tutelare la popolazione. - affermano i consiglieri del Quartiere 1 Mauro Santoni, Serena Jaff, Costanza Tortù e del Consiglio Comunale Tommaso Grassi, Donella Verdi, Giacomo Trombi, Alessio Rossi e Stefania Collesei - In quest'ottica, l'approvazione di ieri all'unanimità della nostra mozione è un segnale importante di cui siamo molto soddisfatti, ma non è certo un traguardo, anzi è solo il primo passo di un lungo percorso durante il quale sarà necessario non abbassare mai la guardia: ieri mattina abbiamo infatti presentato un analogo provvedimento anche al Comune e continueremo a intervenire anche in futuro in tutte le sedi opportune ogni qual volta ce ne sarà bisogno”. (fdr)