Guglielmo Mossuto (Lega): “Secondo lo studio del MIT a Milano, il limite dei 30 km/h provoca più inquinamento. Nuova Giunta verifichi e riveda quantità Zone 30 per Firenze”

Dichiarazioni del Capogruppo della Lega in Palazzo Vecchio Guglielmo Mossuto

“Apprendiamo dalla stampa odierna, con interesse, che la riduzione del limite di velocità a 30 km/h - misura che punta a rendere le città più vivibili, sicure e meno rumorose - provoca non solo un lieve aumento dei tempi di percorrenza ma ha anche delle emissioni inquinanti. È quanto rileva uno studio del MIT Senseable City Lab, del famoso Massachusetts Institute of Technology di Boston, focalizzato sulla città di Milano e presentato in occasione del terzo forum di The urban mobility council, il think tank della mobilità promosso dal Gruppo Unipol. La riduzione della velocità a 30 km/h determina un aumento delle emissioni di monossido di carbonio (CO), anidride carbonica (CO2), ossidi di azoto (NOx) e particolato (PM), soprattutto nelle ore più trafficate del giorno, perché, spiega lo studio, i motori termici sono progettati per avere la migliore efficienza di consumo intorno ai 70-80 km/h”.
“Ridurre la velocità in zone limitate e pericolose delle città serve, estendere il limite massimo a 30 all’ora ovunque produce solo più code e inquinamento, e i dati scientifici esterni pubblicati oggi ci danno finalmente ragione”. Lo ha affermato il Vicepremier e Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, commentando lo studio del Mit Senseable City Lab focalizzato sulla città di Milano. Ancora una volta il nostro Leader Salvini dimostra la bontà delle nostre scelte. Siamo pertanto convinti che la nostra battaglia svolta negli ultimi mesi come Lega contro l'eccessiva ed ideologica distribuzione in città di Zone 30 sia da proseguire per non limitare inutilmente la vita dei cittadini”.

“Ci aspettiamo, appena il Sindaco avrà terminato l’uso del “Manuale Cencelli”, che il futuro Assessore all’Ambiente prenda in considerazione di rivedere le zone 30 attuali anche grazie ad un aperto confronto ed un’attenta analisi con i residenti interessati tramite appositi Consigli di quartiere “aperti”. Abbiamo bisogno si di rispettare l’ambiente che ci circonda, ma anche di rispettare la vita di chi lavora e si muove quotidianamente in città senza pensare di vessare i Fiorentini facendo cassa con le eventuali multe”. (s.spa.)

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