Il capogruppo del gruppo misto – Italexit ricorda la strage di via D’Amelio ed i suoi misteri

Il capogruppo del gruppo misto-Italexit si è recato a Palermo perché tanta era la voglia di conoscere chi è sopravvissuto alla strage di via D’Amelio. Sono passati 30 anni da questa strage dove è rimasto vittima il giudice Paolo Borsellino e la sua scorta ma quest’anno l’anniversario aveva una valenza maggiore. Quando il capogruppo del gruppo misto-Italexit ha visto il citofono con la scritta Borsellino tanti pensieri sono passati per la testa e quando ha visto dove era stata piazzata l’autobomba, a meno di due metri da dove si trovava il giudice, ha capito perché i corpi sono stati dilaniati. Tra i mille pensieri che sono passati per la testa testa, il più importante è stato che è giunto il momento di far uscire fuori la verità . Ogni anno, come insegnante, prima della pandemia, l’esponente di Italexit portava i suoi alunni a visitare il luogo dove è stato sistemato il DC9 Itavia della strage di Ustica. La presidente dell’associazione delle vittime ci spiegava che la verità è come il DC9 che sta nel fondo del Mar Tirreno, ma poi, prima o poi, dovrà venire a galla.
La figlia di Borsellino, Fiammetta, ha rilasciato nei giorni scorsi delle dichiarazioni gravissime accusando le istituzioni di aver macchinato un depistaggio ed annunciando, di conseguenza, di non partecipare alle cerimonia.
“Ci sono uomini che lavorano per allontanare la verità sulla strage di via D’Amelio. Oggi questa verità, ha detto Fiammetta Borsellino, non è negata solo alla mia famiglia ma anche a tutto il Popolo italiano. Il primo ad essere stato offeso. Mio padre non è stato ucciso solo da Cosa Nostra ma il lavoro di Cosa Nostra è stato ben agevolato da persone che sicuramente hanno tradito. Diserteremo tutte le cerimonie su via D’Amelio finché lo Stato non ci spiegherà cosa è accaduto davvero e non ci dirà la verità. Nonostante tutte le celebrazioni si è fatto un lavoro diametralmente opposto rispetto a questo eccidio”.
Allora le verità quali sono? L’agenda rossa che è stata trafugata dalla borsa il 19 luglio 1992; alcuni magistrati sospettano che il carico di tritolo sia arrivato, addirittura, da una base militare; inoltre i 989 miliardi di lire che tra il 1951 ed il 1991 furono stati dirottati dal Partito Comunista in Unione Sovietica verso i partiti amici italiani... e fu proprio il Presidente Francesco Cossiga che diede mandato a Falcone di indagare su questi finanziamenti dall’Unione Sovietica. Per il capogruppo del gruppo misto-Italexit Paolo Borsellino è stato un eroe e non perché era di destra cattolica, gli eroi non hanno colore politico. E ricorda anche il sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, che era del Partito Democratico e che fu ucciso dalla Camorra. Questi eroi, di destra o di sinistra, avevano un valore in comune, ossia amavano la propria terra. (s.spa.)

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