“Trovo curioso che si arrivi a mettere in dubbio il mio ruolo di vicepresidente vicario del Consiglio comunale per un mio non voto su un atto. Ma non mi stupisco: evidentemente per il collega Pizzolo solo chi ha a cuore i finanziamenti all’Istituto Storico della Resistenza ha diritto a ricoprire cariche istituzionali.
Per parte mia, come evidenziai il luglio scorso, il costo degli associati e dei dipendenti di questo istituto è cresciuto costantemente di anno in anno, da 110 mila euro nel 2020 a 147 mila euro del 2023: così si evince dalla pagina Amministrazione trasparente dell'Istituto stesso, dove però non sono indicate le spese e dove vengono impiegate le risorse. Se approfondire la memoria della Shoah e dei crimini compiuti nella Seconda Guerra Mondiale significa foraggiare ancor di più questa realtà, non sono d’accordo. Ma ciò non significa che non ritenga importante conservare la memoria di quei fatti. Proprio per rispetto a tutte le vittime il mio non è stato un voto contrario, ma un non voto.
Forse, e lo dico senza voler alimentare ulteriori polemiche, se Pizzolo è in cerca di chi ha in uggia la democrazia, potrebbe cominciare dal guardare in casa propria, prima di lanciare accuse così pesanti ad altri”.
Lo dichiara il vicepresidente vicario del Consiglio comunale Alessandro Draghi
(fdr)