“Apprendiamo da numerosi quotidiani online che oggi sono stati indagati 33 tra funzionari e dirigenti della partecipata che si occupa dei rifiuti.
La magistratura fa il suo lavoro, ma l’ennesima inchiesta sullo smaltimento dell’immondizia in Toscana getta luce su un sistema che forse non funziona ci sono evidentemente questioni da chiarire in merito allo smaltimento dei rifiuti speciali. Si ritiene che sia fondamentale fugare ogni dubbio sulla possibilità che vi siano pericoli per la popolazione che vive e lavora nelle aree limitrofe alle aree sequestrate e temiamo che in seguito alle numerose interdizioni della classe dirigenziale la “macchina amministrativa” di Alia potrebbe subire dei cospicui rallentamenti.
Presenteremo per cui una domanda di attualità nel prossimo Consiglio di lunedì – annunciano il vice presidente della Commissione ambiente Alessandro Draghi ed il consigliere di Fratelli d'Italia Jacopo Cellai – per conoscere la posizione del Comune.
Chiederemo, in particolare:
1) se ci sono situazioni di pericolo imminente per la salute della popolazione che vive in quell’area occidentale della città.
2) come farà Alia, con così tanti dirigenti e dipendenti ed indagati, a gestire l’ordinaria amministrazione e a portare aventi il progetto Firenze Città circolare.
3) se Alia comunicava al Comune le modalità dei processi di smaltimento dei rifiuti speciali prodotti nei vari impianti e, in caso affermativo, quali erano le informazioni in possesso del Comune stesso”. (s.spa.)