“È morta sabato 23 a Firenze, alla soglia dei 100 anni, li avrebbe compiuti il prossimo 9 dicembre, la professoressa Adele Corradi.
È stata insegnante a Barbiana negli ultimi anni di vita di Don Lorenzo, dal 1963; era arrivata a Monte Giovi con una amica per far visita al priore.
Aveva insegnato nella scuola di Pozzolatico e poi in ruolo a Castelfiorentino.
Erano gli anni delle grandi riforme e l’Italia vedeva finalmente riconosciuto il diritto allo studio fino alla scuola media unificata.
Rimase così colpita da Barbiana che decise di ritornarvi ogni volta che poteva e poi, nel 1964, ottenne il trasferimento alla scuola media di Borgo San Lorenzo, dove continuò ad insegnare fino al 1974.
Infine venne trasferita al Galluzzo dove insegnò fino al 1991.
Negli anni in Mugello, Adele insegnava la mattina a Borgo San Lorenzo e poi nel pomeriggio correva a Barbiana per insegnare ai ragazzi; fu l’unica insegnante a poter lavorare insieme a Don Lorenzo, l’unica di cui si fidava.
Tra la morte di Don Milani e la chiusura di Barbiana, passarono due anni durante i quali Adele con Gesualdi ed altri allievi, portarono a conclusione gli studi di altri ragazzi e poi ci fu, appunto, il trasferimento al Galluzzo e ancora tanti anni di insegnamento.
Dopo ben 45 anni dall’incontro con il priore di Barbiana, pubblicò il volume “Non so se don Lorenzo” nel quale si racconta ma, soprattutto, racconta don Lorenzo, per come appariva a lei, nella vita di tutti i giorni, senza idolatrie e infingimenti; è solo di due anni fa l’uscita di “Duecento lettere”, lettere appunto di don Lorenzo selezionate attraverso una lettura tra le oltre 1000 scritte dal priore nella sua vita.
Stamani, alla Basilica di San Salvatore al Monte alle Croci, si è celebrato il rito funebre, e sarebbe bello che la sua sepoltura potesse avvenire a Barbiana, il luogo in cui ha avuto un destino in vita che l’ha vista parte di qualcosa di eccezionale che per contenuto valoriale, rimane un punto di riferimento essenziale nella formazione umana e civica di ciascuno… o almeno dovrebbe esserlo”. (s.spa.)