"I piani e le misure di sicurezza contro gli incendi erano solo sulla carta? Il fuoco si è diffuso troppo facilmente”
"Danni ingenti in via Nicolodi, ben 1,6 milioni di euro di danni per il doppio incendio. Se non pagheranno le assicurazioni, i fondi in bilancio non ci sono. Cosa farà il Comune di Firenze?” Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, denuncia. E chiede: “Prima di archiviare la vicenda come pura fatalità, è indispensabile appurare le cause e verificare se i certificati di prevenzione incendi e i piani di prevenzione siano validi. Non solo sulla carta”. E incalza:“Un fatto grave perché l'estensione dell'area dove il fuoco si è propagato, nei due incendi che ad inizio dicembre hanno coinvolto l'edificio, ospita la sede di alcuni uffici del Comune e provvisoriamente la scuola Dino Compagni”.
“Non si può dare il via libera a 1.6 milioni di euro di affidamenti d'urgenza, effettuati fuori dalle ordinarie procedure, senza bandi e gare ad evidenza pubblica, pur di ripristinare l'operatività della scuola Dino Compagni e degli uffici comunali – continua Grassi - e non si può liquidare la questione dicendo che tanto pagheranno le assicurazioni e che quindi è inutile porsi gli interrogativi sulle cause e sulla ricostruzione degli eventi. Abbiamo per questo presentato alcuni emendamenti per chiedere che il Comune si costituisca parte civile nel processo, qualora dovesse essere istruito dalla Procura”.
“Chiederemo una relazione degli uffici e dei vigili del fuoco sulle possibili cause e sul rispetto dei piani previsti nell'edificio dal Comune per il contenimento dei danni in caso di incendio. Ci pare doveroso – afferma il capogruppo - per rispetto di chi, almeno momentaneamente, dovrà pagare, ovvero la cittadinanza di Firenze”.
“Capiamo che rispetto all'importo totale i 100mila euro di franchigia siano un importo minimo e che - conclude Grassi - oltre alla legge che impone una decisione entro la fine dell'anno solare, bisogna consentire che la situazione venga ripristinata per le studentesse e gli studenti della scuola entro la ripresa delle attività, ma è bene chiarire ogni aspetto in vista anche del passaggio davanti alla Corte dei Conti”. (fdr)